È finita l’estate Juve. Allegri fa sul serio

Tra una settimana la Juve si gioca il primo trofeo della stagione. Contro il Marsiglia alle 19, il tecnico può effettuare l’ultimo test
È finita l’estate Juve. Allegri fa sul serio© www.imagephotoagency.it

Ultima chiamata, poi parte il volo per Shanghai. La Juventus affronta il Marsiglia e Allegri si può concedere gli ultimi esperimenti prima di affrontare la prima finale della stagione. In realtà, l’undici iniziale sembra più che altro una richiesta di conferme per il suo 4-3-1-2, al punto da schierare perfino Pereyra, sbarcato solo una settimana fa, ma anche l’uomo che assomiglia di più a un trequartista nella rosa bianconera. La formazione della Juventus a Shanghai potrebbe essere molto simile a quella di questa sera a Marsiglia, anche se la sfida con l’Olympique potrebbe rovesciare le gerarchie, lanciare novità, dirimere dubbi. Allegri, mercoledì sera a Danzica, ha frustato la Juventus o, meglio, il suo ego ipetrofizzato dai pronostici troppo favorevoli. «Ci vuole un altro spirito», ha tuonato e non era rivolto solo al gesto ribelle di Alvaro Morata. Oggi contro i francesi vuole vedere l’inversione di tendenza rispetto a mercoledì, perché dal fischio finale dell’amichevole, si inizia fare sul serio.

Piace Buffon Pronti via, subito protagonista. Gigi Buffon. Il portierone e capitano s’è calato nella parte come prima e più di prima a dispetto del tempo che passa e degli stimoli che in teoria (ma solo in teoria) potrebbero venir meno. Per non svaccare, dopo la strepitosa scorsa stagione, laJuventus deve resettare tutto e tirar fuori fame, artigli, motivazioni: SuperGigi ha già sfornato una quantità industriale di paratone, soprattutto contro il Borussia. Facendo passare in secondo piano le pur ottime prestazioni del suo “rivale” Neto.

Piace Dybala Sprazzi di classe da talento puro, ecco cosa ha lasciato intravvedere Dybala sinora. Concretamente riassumibili in quel cross al bacio per Pogba, su calcio d’angolo, che ha indotto a tirare un sospirone di sollievo pensando d’aver individuato un buon erede di Pirlo quantomeno dalla bandierina, se non su punizione. Certo, siamo ancora agli albori, ma l’impressione è che il ragazzo da 40 milioni di euro, una volta metabolizzati meccanismi di squadra e movimenti dei compagni, posa regalare soddisfazioni al popolo bianconero.

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