La svolta di Bonucci, finisce l’era del motivatore

L’annuncio di Ferrarini: «Con Leo termina qui. L’ho conosciuto in crisi a Treviso e in 7 anni di lavoro è diventato un top player»
La svolta di Bonucci, finisce l’era del motivatore© LaPresse

TORINO - Trascinatore in campo e durante i festeggiamenti, Leonardo Bonucci è sempre più leader della Juventus. La Supercoppa conquistata contro la Lazio ha però un retrogusto amaro. Nella coriandolata di Shanghai si è aperto ufficialmente il nuovo ciclo bianconero, ma per il difensore si è chiusa un’era trionfale: quella con il motivatore personale Alberto Ferrarini, più volte citato dal centrale come il segreto della sua ascesa e dei suoi successi. L’annuncio è stato dato da Ferrarini, attraverso un post su Facebook con allegato la foto della maglia numero 19 del primo scudetto, incorniciata come un’opera d’arte: «Dopo sette anni di lavoro e successi - ha scritto il motivatore - ho deciso di terminare il mio lavoro con Leonardo Bonucci. La nostra avventura è iniziata a Treviso, quando fra l’altro Leonardo stava vivendo un momento di forte crisi, e finisce adesso che lui è un top player vincente. Ringrazio Leo per aver creduto in me e nel mio lavoro. Trovo che questo sia stato il segreto del nostro successo, il suo soprattutto». Una separazione sofferta per Bonucci, che con Ferrarini, negli anni, ha instaurato un rapporto schietto, che va ben oltre il lato professionale. Ma è stata proprio la sincerità a spingere il motivatore trevigiano a girare pagina, considerando raggiunto l’obiettivo fissato nelle faticose domeniche trascorse in tribuna ai tempi di Treviso, quando lo juventino veniva preso in giro da diversi tifosi.

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