Allegri, scudetto in 4 mosse. Come lavora la nuova Juve

Corsa, tattica, tecnica e psicologia: a Vinovo si lavora per portare la Juve in forma campionato
Allegri, scudetto in 4 mosse. Come lavora la nuova Juve© LaPresse

TORINO - C’era il sole, a Vinovo, ad accogliere i bianconeri, reduci da una mini-siesta di tre giorni dopo le fatiche di Supercoppa. Già, proprio il match vinto sabato contro la Lazio a Shanghai ha fornito «indicazioni», per riprendere le parole di Beppe Marotta e i pensieri di Massimiliano Allegri: di mercato, per i dirigenti impegnati nella ricerca di un “tuttocampista”; in prospettiva, per il tecnico di una Juve vittoriosa ma migliorabile. E così la ripresa degli allenamenti dei campioni d’Italia è stata l’occasione buona, da parte del condottiero della truppa, per parlare ai propri giocatori. Di ciò che in Cina è andato bene e di quanto va migliorato, a nove giorni dall’incrocio con l’Udinese allo Stadium, fissato per domenica 23 agosto alle 18. Quattro, in particolare, gli obiettivi che Allegri intende perseguire, per presentare una Juventus in forma contro i friulani, con la tradizionale amichevole di Villar Perosa del 19 a fare da degno intermezzo.

FEELING - Aspettando novità dal mercato in corso, il tecnico livornese insisterà ripetutamente sul fatto che sarebbe un vero peccato non sfruttare le qualità di un marcatonio come Mario Mandzukic. La dose di cross, dunque, va aumentata e specifiche esercitazioni sono previste in questo senso sui prati bagnati della calda Vinovo. Chiamati in causa, perciò, gli esterni, compresi gli “adattati”: Stephan Lichtsteiner e Patrice Evra, quindi, ma pure Stefano Sturaro, sul modello del traversone che beffò la difesa della Lazio a Shanghai. A livello tecnico, tanto caro all’ex allenatore del Milan, si attendono miglioramenti anche nelle giocate dei singoli, purché non siano finalizzate unicamente allo spettacolo. Trattasi dell’ormai famigerato verbo - gigioneggiare - che l’allenatore cancellerebbe dal vocabolario italiano: qualsiasi riferimento a Paul Pogba o Paulo Dybala non è puramente casuale. Più in generale, Allegri lavorerà affinché i suoi ragazzi migliorino quel feeling reciproco che, a gioco lungo, renderebbe ben più fluida la circolazione del pallone, finalizzando il possesso della sfera (un must per Allegri) verso il traguardo di un gioco di squadra che sia il più armonico possibile. Sincronismi da affinare in mediana, ma pure tra gli attaccanti, con Mandzukic perno insostituibile e - per ora - un vice Morata da individuare. Bocciato il Kingsley Coman in versione shanghaiana, il duello Dybala-Zaza può prendere corpo.

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