Zoff: «Neto ok, ma se c’è Buffon…»

Il portiere del trionfo dell’82 analizza il dualismo e, in veste di doppio ex, anticipa la sfida di domenica allo Stadium
Zoff: «Neto ok, ma se c’è Buffon…»© Bartoletti

Bandiera juventina e simbolo della sua terra, il Friuli. Nessuno meglio di Dino Zoff può fotografare Juventus-Udinese, sfida della prima di campionato ma soprattutto binario nell'evoluzione attraverso gli stadi di proprietà. Dopo lo Juventus Stadium, teatro dei quattro scudetti consecutivi, anche l'impianto di Udine è stato oggetto di un restyling che porterà la società dei Pozzo nel futuro. «E' un bel segnale - dice il 73enne sei volte campione d'Italia con la Juve, e capitano azzurro nel trionfo di Spagna '82 - uno stadio di proprietà porta nuovi introiti e poi giocare nella propria casa crea un circolo virtuoso a livello di entusiasmo. Un meccanismo che la Juventus ha saputo sfruttare».

Originario del profondo Nord-Est, si è consacrato nel Nord-Ovest: conoscendo Udine e Torino è sorpreso che gli stadi di proprietà siano arrivati prima qui che a Roma e Milano?

«La gente del Nord-Est ha parecchi tratti comuni con la Torino che ho conosciuto. Ma accanto a lungimiranza e organizzazione, Juventus e Udinese sono partite da una posizione di vantaggio rispetto a quei club che cercano di costruire il proprio impianto ma devono affrontare problemi a livello di permessi e ubicazione»

Il derby degli stadi di proprietà apre il campionato della Juve quattro volte detentrice dello scudetto: come si vince l'insidia dell'appagamento?

«Serve pensare che sta per iniziare l'anno uno, e che non ci sono tanti successi alle spalle. Ma nel caso della Juventus ci sono due antidoti: i bianconeri possono eguagliare il record di cinque scudetti di fila, un traguardo enorme. E poi la rosa è cambiata, i nuovi porteranno i loro stimoli».

Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna di Tuttosport

 

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