Capello batte Trap. E oggi Brady-Tevez

Continua il grande torneo virtuale dell’estate bianconera. Sfida decisa ai... “rigori” tra la Juve ’77 e quella del 2006
Tevez

TORINO - A un certo punto, mentre il sondaggio sul sito andava avanti senza che nessuna delle due squadre andasse oltre il 51%, ci è venuta voglia di vederla per davvero una partita del genere: da una parte la Juventus del 1976-77, la prima di Giovanni trapattoni, vincitrice del campionato con il record di punti e della Coppa Uefa; dall’altra la corazzata di Capello, in grado di rimanere in testa al campionato per due stagioni intere senza soluzione di continuità. E’ finita pari, ieri sera alle 20.30 quando abbiamo chiuso le votazioni il risultato era 50% a testa: un pareggio quasi perfetto. Quello che nella realtà sarebbe stato un 2-2 spettacolare. Ce lo si può immaginare con la Juventus del 1977 che inizia arrembante e va in vantaggio con un gol di Bettega, su assist di Cabrini, viene raggiunta da uno strepitoso numero di Ibra. La Juve di Capello ancora in vantaggio con Trezeguet, implacabile nel ribadire sotto porta un assist di Camoranesi e poi, nel finaleci pensa Tardelli a segnare il 2-2. Niente da fare, nessuna delle due squadre riesce a prevalere: i tifosi che sono andati sul sito si sono divisi, alcuni innamorati della Juventus che per prima ha trionfato in Europa (soprattutto chi ha più di quaranta anni...) e quelli (magari più giovani) che hanno ricordato come quello squadrone di Capello con Ibrahimovic giovane, Trezeguet ispiratissimo e Nedved indiavolato.

Rigori!
E quindi? Chi passa il turno? La Juventus di Capello del 2006, che alle 20.30 aveva due voti in più, un’inezia, un po’ come vincere ai rigori: un tiro che finisce sul palo, l’altro che entra beffando Dino Zoff, il portiere del 1977.

Brady-Tevez
Abbiamo quindi la prima semifinalista del nostro torneo virtuale: la Juventus del 2005-06, che affronterà la vincente della sfida di oggi che vede la Juventus di Allegri dell’anno scorso, quella del double scudetto-Coppa Italia e della sfortunata finale di Berlino, affrontare la Juventus del 1981-82, la squadra che conquistò il ventesimo scudetto e, quindi, la doppia stella, vincendo il campionato in volata con la Fiorentina. Era una squadra disegnata dalla geometria perfetta di Liam Brady, il primo straniero dopo la riapertura delle frontiere in Italia. Arrivava dall’Arsenal, dove era stato un giocatore fondamentale (chi ha letto il celebre Febbre a 90° di Nick Hornby, ha potuto capire quando importante per la squadra londinesesia stato il regista irlandese). Brady era il Pirlo degli Anni 80 e in quello scudetto mise la firma, battendo con freddezza il rigore contro il Catanzaro all’ultima giornata. Quasi un romanzo quel pomeriggio torrido del 1982: Brady sa che quella sarà l’ultima partita nella Juventus. Boniperti e Agnelli hanno acquistato Zibì Boniek e Michel Platini, non c’è spazio per un terzo straniero e Brady sa che verrà sacrificato (andrà alla Samp) eppure va sul dischetti e segna il gol scudetto. Si troverà davanti Carlitos Tevez e Alvaro Morata di cui non bisogna raccontare molto: è ancora cronaca, ma sta già per diventare storia. Si vota su Tuttosport.com fino alle 20.30.

LA JUVE PIU' FORTE: VOTA CLICCANDO QUI!

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video