Tevez rivince! Lippi... si sfida VOTA!

Continua il grande gioco dell’estate bianconera. La Juve di Allegri batte di misura quella dell’82
Tevez rivince! Lippi... si sfida VOTA!© LaPresse

TORINO - Allegri batte Trapattoni, la Juventus di Carlitos Tevez e Alvaro Morata supera quella di Liam Brady e Gaetano Scirea. Come nella sfida di ieri si è trattato di un testa a testa combattutissimo: il sondaggio popolare è stato incerto fino all’ultimo (le 20.30 quando si sono chiuse le urne) quando il risultato ha visto la Juventus 2014-15 vincere la sfida con il 52% contro il 48% ottenuto da quella del 1981-82, vincitrice del ventesimo scudetto bianconero che sancì l’arrivo della seconda stella sulla maglia. Una sfida che sarebbe stato spettacolare vedere sul serio, con il duello fra due dei più grandi registi della storia juventina (e del calcio in generale): Andrea Pirlo da una parte, Liam Brady dall’altra. Ha avuto la meglio il genio italiano in quella che è stata anche una battaglia generazionale, con molti quarantenni che si saranno emozionati nel ricordare la squadra di trentatré anni fa, nella quale l’irlandese era circondato da sei undicesimi della Nazionale che si sarebbe laureata campione del mondo in Spagna, nell’estate successiva allo scudetto: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Paolo Rossi (che giocò solo nelle ultime partite del campionato, scontata la squalifica). A questo punto è stabilita la prima semifinale del nostro torneo virtuale: Allegri dovrà sfidare Capello, che con la sua corazzata del 2005-06 si è qualificato nella sfida “votata” martedì, battendo la Juventus del 1977. Oggi invece si passa a un altro quarto di finale del tabellone che include le migliori Juventus degli ultimi cinquant’anni e curiosamente il sorteggio ha messo di fronte due creature di Marcello Lippi.

Gli eroi di Roma
Da una parte la Juventus campione d’Europa a Roma nel 1996, nella seconda stagione del viareggino: una squadra con un leggendario tridente che poteva contare su Del Piero, Vialli e Ravanelli, oltre che una serie di campioni in difesa (Ferrara, Vierchowod, Carrera) e un reparto di centrocampo con corsa, cuore e intelligenza (Conte, Paulo Sousa, Jugovic, Deschamps e Tacchinardi). Con quell’ossatura, parzialmente modificata ad ogni estate, Lippi centrò anche le due successive finali di Champions League, perdendo tuttavia contro Borussia Dortmund e Real Madrid.

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Gli anti-Galacticos
Dall’altra c’è invece la squadra più forte della seconda vita bianconera di Lippi: una squadra che era stata costruita dalla rivoluzione del 2001 (cessione di Zidane e arrivo di Buffon, Thuram e Nedved). Si trattatava di una formazione con un tasso tecnico strepitoso e che disputò una delle migliori e più amate partite di tutti i tempi: la semifinale di ritorno contro il Real Madrid al vecchio Delle Alpi. Quel 3-1 con il quale la Juventus superò la squadra dei Galacticos che schierava contemporaneamente Ronaldo, Figo, Zidane, Roberto Carlos e Raul. Un match leggendario, non senza risvolti romanzeschi come l’ammonizione che costò a Pavel Nedved la finale di Manchester per colpa di uno stupido fallo a centrocampo: la gioia incontenibile della squadra e dello stadio fecero da contorno alle lacrime del ceco, la cui assenza pesò non poco nella finale contro il Milan finita ai rigori.

Voto difficile
Insomma, si sfidano una squadra campione d’Europa contro una che l’Europa l’ha sfiorata e che l’avrebbe certamente meritata. Di solito sono le squadre che vincono qualche trofeo importante a rimanere più impresse nella memoria e nel cuore dei tifosi, ma in questo caso la sfida potrebbe essere combattuta fino all’ultimo voto, perché quella Juventus che perse la finale di Manchester ai rigori era stata protagonista, l’anno precedente, di una dell’impresa del 5 maggio 2001, un successo che ancora oggi, a distanza di quasi quindici anni, fa godere il popolo bianconero, che ha eletto quella data a “festa nazionale”. Si vota su Tuttosport.com fino alle 20.30.

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