Juve, Allegri glissa su Mourinho: «Parliamo del campionato»

Il tecnico bianconero chiede attenzione ai suoi: «Bisogna mantenere l'equilibrio fino alla fine»

VINOVO - Padoin titolare nel ruolo di regista, Chiellini al rientro in difesa, Llorente allertato nel caso in cui Mandzukic non ce la dovesse fare. Massimiliano Allegri sforna qualche certezza di formazione alla vigilia del debutto in campionato della Juventus, domani allo Stadium contro l'Udinese, fischio d'inizio alle 18. «Ieri Mandzukic ha fatto differenziato perché ha ancora fastidio dopo la botta presa a Villar Perosa, oggi valuteremo se potrà essere a disposizione per domani. Preferisco non rischiarlo, anche perchè con Llorente, Zaza, Dyabala e Coman siamo coperti. Padoin gioca davanti alla difesa: lo ha fatto l'anno scorso. E' un ragazzo che sa giocare in tutti i ruoli, quindi per me è un vantaggio. Chiellini è a completa disposizione, ha lavorato anche troppo, ha bisogno di giocare le partite».

ALLEGRI DA' I NUMERI - Questa la Juventus alla griglia di partenza, consapevole che le avversarie si sono rinforzate, come sottolinea lo stesso tecnico. «L'Inter, il Milan, la Roma hanno fatto un ottimo mercato, si sono rinforzate molto e credo che insieme alla Juventus siano le favorite per lo scudetto. Non scordandoci del Napoli: l'allenatore nuovo ha portato nuovi stimoli. Hanno mantenuto l'intera rosa, mettendoci dentro qualche acquisto. La Fiorentina poi sta facendo bene. Sarà un campionato molto più equilibrato e quindi bisogna essere bravi durante tutta la stagione, fare un passettino alla volta e arrivare al 16 maggio in testa al campionato. Il calcio è fatto di numeri e per vincere il campionato la statistica più importante è che devi fare tra 75-80 gol e devi subirne da 20 a 25. Se riesci a fare questi due numeri, vinci il campionato».

IN COSTRUZIONE E INCOMPLETA - Allegri glissa su Mourinho, che ieri lo ha accusato di parlare troppo dei giocatori del Chelsea, e si concentra soltanto sulla rosa bianconera. «Parliamo di campionato. La Juventus è ancora in fase di costruzione perchè sono stati cambiati molti giocatori e ne mancano ancora per completare la rosa. La società sta lavorando molto bene, siamo in totale sintonia. Con la dirigenza abbiamo condiviso questo cambiamento per dare un futuro alla Juventus, portando a casa dei giovani italiani e non, di grande qualità. Ci vuole un po' di pazienza perchè quando si cambiano tanti giocatori non conta tanto la qualità dei singoli ma la conoscenza tra loro quando vanno in campo».

LA GESTIONE DEGLI ATTACCANTI - Con un parco attaccanti composto da bomber abituati a giocare sempre sarà più difficile per Allegri gestire il reparto, ma il tecnico ha le idee chiare. «I giocatori devono sapere che quando sono alla Juventus devono farsi trovare sempre pronti. Il parco attaccanti è composto da due giocatori esperti come Llorente e Mandzukic e da quattro giocatori più giovani. Non possiamo pensare che Zaza e Dybala, che sono arrivati da un mese, possano conoscere alla perfezione i meccanismi e abbiano già affiatamento con gli altri compagni. Loro avranno tutto il tempo per crescere, come è successo l'anno scorso a Morata, lo stesso Coman. Credo che non bisogna mettergli fretta perchè giocare in una squadra medio-piccola è un discorso e giocare in una squadra che deve sempre vincere è un altro. Stanno lavorando bene, si sono integrati bene e hanno tutte le qualità per fare bene e per poter diventare dei protagonisti alla Juventus».

LA FORZA DELLA PANCHINA - Oltre alla forza di attacco e difesa, Allegri ammette che fondamentale per la stagione, come è accaduto l'anno scorso, sarà la panchina. E il fatto di averla più lunga rispetto al passato è un vantaggio: «Nel calcio di oggi dico sempre che a volte sono più importanti i cambi di quelli che vanno in campo all'inizio. E quest'anno la rosa è sicuramente più lunga».

L'UDINESE FA GIOCARE MALE - La chiosa va agli avversari di domani, l'Udinese di Colantuono. «E' una squadra che fa giocare molto male gli avversari, quindi bisognerà essere bravi a calarsi nella partita, come è successo in Cina. L'importante è vincere sapendo che andremo incontro ad una partita difficile: non credo che sarà una bellissima partita sul piano tecnico, quindi bisognerà sfruttare al meglio le occasioni che ci capiteranno e tutte le occasioni anche sui calci piazzati, che avremo la possibilità di sfruttare».

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