Grande dubbio - Ma torniamo a Juve-Udinese. Il grande punto interrogativo porta il nome di Mario Mandzukic. Solo ieri, nell’ultimo allenamento, ha forzato un po’ ma la sua presenza è a forte rischio. Se non ce la dovesse fare in campo Nando Llorente che è più in forma di Zaza anche se con la valigia pronta. Il Re Leone, in questo modo, avrebbe la possibilità di salutare i tifosi bianconeri con una grande prestazione e, magari, con un gol. Degli attaccanti l’unico sicuro di scendere in campo è l’argentino Dybala, acquisto costosissimo che la Juve ha voluto a tutti i costi. Per lui primo grande esame. Dovrà portarsi sulle spalle il peso dell’attacco dei campioni d’Italia in questo debutto.
Difesa a tre - Per cominciare il vecchio sistema di gioco, quello che offre le maggiori garanzie e che Allegri rispolvera quando è in difficoltà. Visto che ci sono tanti centrocampisti fuori uso i tre dietro permettono di spostare due esterni a centrocampo. E allora via libera a Barzagli, Bonucci e Chiellini. I tre azzurri, quelli della vecchia guardia che non mollano mai. A proposito: Chiellini sta meglio e lo stesso Allegri ha fatto capire che scenderà subito in campo senza aspettare la Roma. Nessun rischio, tutto calcolato.
A centrocampo - Lichtsteiner a destra ed Evra a sinistra. Eppoi Sturaro, Padoin in cabina di regia al posto di Marchisio e Pogba. Un centrocampo inedito, privo delle stelle Marchisio e Khedira, formato da combattenti. La tecnica arriva solo da Pogba, il nuovo numero dieci, che dovrà cercare di inventarsi qualcosa.
Leggi l'articolo completo sull'edizione di Tuttosport in edicola