Chiellini, scossa Juve: «Subito in piedi»

Il difensore bianconero: «Adesso dobbiamo solo pensare a battere la Roma»


TORINO - E' iniziata come la festa per la Supercoppa conquistata in Cina contro la Lazio, ma è finita nel peggiore dei modi, come forse nemmeno il più scettico degli juventini si sarebbe potuto immaginare. Buffon e compagni quasi increduli, incapaci di metabolizzare quello che era appena accaduto. Abituati a perdere poco e quasi mai allo Stadium, la sconfitta all'esordio contro l'Udinese equivale a un discreto cazzotto. A fine partita i giocatori di Allegri, nonostante un certo giramento di scatole, hanno comunque effettuato il solito saluto ai tifosi e della tribune, a parte un caso isolato subito stoppato da Evra, sono piovuti applausi convinti e non fischi. Un bel segnale, forse l'unico di una domenica da dimenticare. [...]

Analisi Chiellini
Voglia di riscossa sottoscritta da Giorgio Chiellini: «Contro la Roma sarà importante vincere per riscattarci e mandare un bel segnale. In passato non è capitato spesso di perdere due partite di seguito, speriamo sia così anche stavolta». Il centrale livornese guarda avanti, ma solo dopo aver ripensato alla strano pomeriggio contro l'Udinese: «Sì, è stata una falsa partenza, potevamo e dovevamo segnare prima. Per 60' minuti siamo stati quasi perfetti, senza concedergli una ripartenza, tanto che in porta da noi avrebbe potuto esserci un qualsiasi spettatore al posto di Buffon. In seguito abbiamo perso lucidità e compatezza, ci siamo un po' incaponiti, e alla fine abbiamo perso una partita che nella peggiore delle ipotesi doveva finire 0-0. Il gol riassume tutto: non è da noi». Come tutta la Juve, Chiellini predica pazienza («Era giusto rinnovarsi per restare competitivi, perché altrimenti si rischiava di sfaciare tutto più avanti»), promuove Padoin in regia («Non sarà mai Pirlo, ma ha fatto quello che doveva fare»), ma non nasconde un pizzico di rammarico per le molte assenze: «Marchisio, Morata e Khedira sono giocatori importanti, con loro il tecnico avrebbe avuto maggiori soluzioni anche in corsa. Siamo un po' rattoppati, ora, e qualche assenzina la paghiamo. Pensiamo a battere la Roma, che poi, dopo la sosta, ripartiremo con più uomini e più armi, a partire da Alex Sandro».

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