Ibra e la Juve, Agnelli e il Psg: dipende tutto da Raiola

I bianconeri ci stanno provando e l'agente del giocatore valuta con attenzione l'ipotesi: 7 milioni di euro netti a stagione per due anni, con opzione sul terzo

MONTECARLO - Il conciliabolo fra i due illustri spettatori è stato fitto e non ha riguardato soltanto l'andamento del sorteggio di Champions League. Seduti l'uno accanto all'altro, nelle prime file del Grimaldi Forum in Montecarlo, Andrea Agnelli e Nasser Al-Khelaifi hanno parlato anche e soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, ipotesi smentita da Beppe Marotta, com'è logico che sia nel gioco delle parti imposto dalle regole non scritte del calciomercato. Semmai, sarebbe stato clamoroso se il direttore generale dei campioni d'Italia si fosse affacciato davanti alle telecamere per affermare: sì, è vero, vogliamo Ibrahimovic. E, tanto per rimanere in tema juventino, anche un anno fa, in chiusura di mercato, si diceva che Falcao alla Juve fosse una pazza idea. Dopodiché si scoprì che i bianconeri ci avevano provato sino all'ultimo, fermandosi soltanto di fronte all'ingaggio esorbitante dell'attaccante, poi andato in prestito allo United e ora passato in presttio al Chelsea. "Penso che il mercato del Psg sia finito", ha affermato Al-Khelaifi con un sorriso, quando i cronisti gli hanno domandato se Ibrahimovic potesse lasciare Parigi. La situazione è questa: Ibra alla Juve non è soltanto una congettura o un ballon d'essai nel cielo sopra Torino. La Juve ci sta provando e ci proverà sino alla fine, tant'è vero che Raiola valuta con attenzione l'ipotesi bianconera (7 milioni di euro netti a stagione per due anni, con opzione sul terzo) e non bisognebbe meravigliarsi se gli tornasse utile in sede di trattativa con il Psg per prolungare il contratto di Zlatan con appendice finale in Qatar. Sino alle 23 del 31 agosto può succedere di tutto. E' il bello del mercato. Raiola lo sa bene.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...