Juve, che attesa. Colazione con Draxler

Ieri notte lo Schalke non ha dato la risposta. Ultimatum di Marotta per mezzogiorno
TORINO - Più sfiancante di una maratona, più stucchevole di una telenovela, la trattativa Draxler sta mettendo a dura prova i nervi del popolo bianconero, ivi compresa la dirigenza. Perché se i tifosi non ne possono più dello stillicidio di notizie sull’affare con lo Schalke 04, Beppe Marotta ieri era sfinito dall’indecisione del signor Clemens Tönnies, imprenditore e presidente dello Schalke 04. Doveva dare una risposta entro ieri sera, ma non l’ha data o, meglio, ha lasciato trapelare attraverso gli intermediari una sostanziale indecisione e una sottile perplessità a lasciare il giocatore alla Juventus. Risultato? La trattativa che in mattinata sembrava chiusa è congelata fino a questa mattina, quando all’ora di pranzo scadrà l’ultimatum di Beppe Marotta: o è sì o è no per sempre. La Juventus si ritirerebbe dalla trattativa, lasciando allo Schalke la grana di un giocatore che non ha nessuna intenzione di accettare un’altra soluzione.
 
Tutto fatto? No... - Perché l’aspetto clamoroso della vicenda è che dopo un mese di tira e molla, la situazione sembrava definitivamente chiarita: la Juventus ha offerto 26 milioni più sei di bonus, offrendo di pagare il prezzo in tre stagioni, avvicindandosi in modo sostanziale alle richieste dello Schalke, ammorbiditesi dopo che Draxler aveva espresso la sua intrattabile volontà di andare alla Juventus e solo alla Juventus. Ecco perché nel primo pomeriggio  si era diffuso un generale ottimismo: c’è l’accordo, sostenevano in Germania, dove davano per sicuro il passaggio di Draxler in bianconero, forti delle indiscrezioni fatte trapelare dai suoi agenti dopo l’incontro con i vertici dello Schalke 04.
 
La doccia fredda - L’ottimismo si è però stemperato nel corso della serata, quando tutti si aspettavano l’annuncio. E l’annuncio non è arrivato. Né da parte dello Schalke, né da parte della Juventus. Anzi, da parte dei bianconeri è invece trapelato un crescente fastidio per l’atteggiamento del presidente del club tedesco che continua a prendere tempo.
 
 
L’indeciso - L’indecisione del signor Tönnies è legata al fatto che lo Schalke vorrebbe cedere Draxler al Wolfsburg, che finora ha agito sotto traccia ma potrebbe avere avanzato un’offerta economicamente migliore di quella della Juventus. Senza contare che fin dall’inizio della trattativa, i vertici dei bianconeri e dello Schalke non si sono presi in particolare simpatia. La volontà di Tönnies deve però sposarsi con quella di Draxler, che fino a ieri pomeriggio era fortemente bianconera, ma il caos della serata sembrava aver confuso anche il ragazzino. Nella notte arrivava infatti l’inquietante messaggio secondo cui l’ipotesi Wolfsburg poteva in qualche modo essere digerita dal fantasista.
 
Lo scenario - A questo punto la Juventus si prepara a riesumare i vari piani B che nelle ultime ore erano stati scartati. Da Axel Witsel in poi, per intendersi. Un elenco che Marotta e Paratici sono riusciti a tenere sufficientemente nascosto e che, assicurano, non include Hernanes e Montolivo, fantasmi che disturbano il sonno dei tifosi della Juventus.

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