Provaci ancora, Padoin. Anche a Roma farà il Pirlo

Il jolly torna in regia dopo la deludente partita con l’Udinese: ecco perché Allegri insiste su di lui
TORINO - Provaci ancora Simone. Magari non gli ha detto esattamente questa frase, ma il concetto è quello: Massimiliano Allegri ha parlato con lui durante la settimana, ha effettuato qualche prova durante gli allenamenti e alla fine ha deciso che avrebbe confermato la sua decisione più criticata di domenica scorsa. Padoin farà il regista davanti alla difesa anche oggi pomeriggio all’Olimpico, nella spinosissima partita contro la Roma. Una scelta per certi versi coraggiosa, sicuramente ponderata a lungo da Allegri e il suo staff. Perché le critiche piovute da domenica sera in poi hanno dato un risvolto psicologico a una questione squisitamente tecnico-tattica.
 
 
Sfortuna - La scelta di schierare Padoin in regia è stata infatti massacrata e questo ha aperto due possibilità per Massimiliano Allegri: confermare la fiducia nel suo jolly e, soprattutto, nella sua decisione oppure innestare la marcia indietro, rischiando di minare la sicurezza del giocatore e dare l’impressione di essere sensibile alle critiche. Ha optato per la prima ipotesi, Allegri che deve gestire un’emergenza a centrocampo particolarmente sfortunata, perché sia Claudio Marchisio che Sami Khedira, ovvero i due giocatori deputati a impostare il gioco davanti alla difesa, sono infortunati e il tecnico non vede alternative al duttile Padoin.

Esperimenti - Durante la settimana, sapendo che non avrebbe recuperato Marchisio (pronto dopo la pausa delle nazionali), Allegri aveva effettuato qualche esperimento con i giocatori a sua disposizione a partire da Pogba, ma il risultato non lo ha convinto. Il tecnico livornese non crede in “Pogba regista”, anche se spesso ha spiegato come quel ruolo potrebbe essere del francese «fra qualche anno», per ora preferisce sfruttarne le capacità tecniche per collegare il centrocampo e l’attacco, ma soprattutto per i suoi inserimenti che possono fare male (considerato anche la mancanza di quelli che garantiva Vidal). Insomma, Pogba davanti alla difesa non convince Allegri. E nemmeno Sturaro, che ha grande dinamismo e capacità di recuperare palloni, ma non i tempi e i movimenti del regista. C’era anche la folle idea di avanzare Leonardo Bonucci, che spesso imposta l’azione dalla difesa e potrebbe farlo venti metri più avanti, ma alterare gli oliatissimi meccanismi difensivi può essere inutilmente pericoloso. E quindi riecco Padoin nel ruolo che fino a qualche mese fa era di Andrea Pirlo, particolare che rende ancora più oneroso il compito del diligentissimo centrocampista friulano. 

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