Pjanic e Dzeko: vince la Roma bosniaca. Ma è vera Juve solo alla fine

Troppe assenze e poco gioco per la squadra di Allegri. La Roma reclama anche un rigore per fallo di Mandzukic su Florenzi. La sblocca Pjanic su punizione, Evra espulso e poi raddoppio di testa di Dzeko. Pogba nervoso. Dybala nel finale riaccende la gara

TORINO - Vince la Roma 2-1 dopo un dominio totale e uno scorcio conclusivo di grande paura. L’orgoglio Juve ci prova fino alla fine e solo il miracolo di Szczesny su Bonucci impedisce ai bianconeri di portare a casa almeno il pari. Cade in trasferta la squadra di Allegri, ancora a zero punti in campionato, e c’è da riflettere sulle scelte e sull’atteggiamento. Pjanic su punizione, Dzeko di testa portano la Roma bosniaca sul 2-0. Poi, Dybala nel finale riaccende i giochi quando la Juve, con Cuadrado e Morata in campo, fa davvero la Juve. Ma si trova di fronte un portiere che dice no. Adesso, la sosta servirà al tecnico per mettere a punto la manovra, per recuperare alcune pedine fondamentali, come Marchisio. E dal mercato si aspetta l’ultimo botto. Serve pazienza, dopo la rivoluzione. La Roma, invece, è più avanti e ha maggiori variazioni nel gioco. Dzeko è un grande acquisto, ma anche l’ex bianconero Iago serve per dare equilibrio. Juve al palo dopo i ko con Udinese e giallorossi: anche questo è storico.



LE SCELTE - Allegri mette Caceres al posto di Barzagli nella difesa a tre, Sturaro come mezzala e Dybala davanti, al debutto dal primo minuto. Garcia arretra De Rossi e schiera l’ex bianconero Iago Falquè al posto di capitan Totti.



PJANIC SUL PALO - Al 1’ subito proteste della Roma per un atterramento in area di Florenzi da parte di Mandzukic (l’arbitro Rizzoli si fida dell’addizionale e ritiene il contatto fortuito, rigore che poteva anche starci).  L’avvio dei giallorossi è a tutta birra, come chiesto dal tecnico francese. Quattro minuti di grande pressione, con la Juve in affanno. Ci prova anche Keita, ma il tiro va sul fondo. Poi Iago. All’11 grande contropiede della Roma, quattro contro tre, ma Florenzi esagera, non passa a Dzeko e conclude fuori. I padroni di casa sono in pressing perenne, i bianconeri faticano a uscire fuori ma perlomeno tengono con un certo ordine dopo lo sbandamento iniziale. Giallo a Pogba per trattenuta su Salah.  Al 24’ bella palla di Iago per Dzeko che non ci arriva, poi Pjanic va sul palo con un gran tiro da fuori. Digne si prende gli applausi dell’Olimpico per un debutto con i fiocchi sulla sinistra. C’è un cartellino a Chiellini (duro su Pjanic) che accende una mischia, Nainggolan e Bonucci si beccano e si spiegano. La punizione del bosniaco, però. è centrale: nessun problema per Buffon. Ricapitolando: Roma padrona nei primi quarantacinque minuti ma poco concreta, Juve guardinga e senza sbocchi.



PJANIC SHOW - Si ricomincia con una Juve più reattiva. E difatti va in area, testa di Chiellini e poi Caceres con tiraccio fuori. Il problema per Allegri è che non c’è nessuno che crei gioco e ci si affida a Bonucci soprattutto. Pogba aspetta che si accenda la luce. Al 10’ Dzeko aspetta il cross alto ma Florenzi punta sul basso e il bosniaco si arrabbia. La Roma insiste con Salah e Pogba protesta per il fallo concesso, rischiando l’espulsione. Bravo Buffon su Pjanic al 12’, dopo azione insistita. Altro salvataggio di Buffon, di piede, al 15’ su conclusione di Dzeko: il portierone salva la Vecchia Signora, ancora una volta. E Pjanic, poco dopo, lo buca al 16’ con una punizione stupenda: esplode l’Olimpico. Gigi in questo caso non può far altro che guardare e ammirare l’impresa balistica del centrocampista giallorosso. Allegri allora cambia Mandzukic con Morata. Al 19’ la Juve reclama il rigore per mano di De Rossi: l’arbitro assegna la punizione dal limite. Va Dybala sul pallone e tira alle stelle. Ah, quanto manca Pirlo sui calci piazzati… Sale la tensione e Rizzoli espelle Rubinho dalla panchina.

CHE FINALE - La Juve comunque reagisce allo svantaggio, si fa più incisiva la sua manovra. Servirebbe una giocata di Pogba, peraltro molto nervoso con i compagni. E difatti il francese, di testa, sfiora il gol del pari. Siliuro di Nainggolan al 27’: Buffon la mette in angolo. Applausi. Fuori Lichtsteiner per Pereyra con la Juve che passa a quattro in difesa, con Caceres terzino. Dzeko spaventa, ma Chiellini lo impatta. Giallo anche per Evra. Ecco Cuadrado per Padoin e i bianconero provano il tutto per tutto. Dzeko si prende il cartellino per intervento sul Tucumano. Spazio anche per Iturbe, non più spedito al Genoa, che entra per Salah. E l’argentino fa espellere subito Evra al 33’. E il raddoppio della Roma subito dopo: al 34’, la testa di Dzeko - servito da Iago - fa esultare lo stadio, andando sotto la curva. Delirio Roma: 2-0. Il bosniaco in area fa la differenza tra Chiellini e Bonucci. Iago vuole il terzo gol, ma è egoista e Buffon respinge. E Dybala improvvisamente riaccende il match al 43’: 2-1 di carattere. La Roma pensa a festeggiare troppo presto non facendo i conti con l’orgoglio dei bianconeri.  Gli ultimi secondi sono al cardiopala: Juve davanti, con Buffon a centrocampo e tutti in area a saltare. Miracolo del portiere giallorosso Szczesny su Bonucci. Incredibile. Anche Morata sfiora il pari. Insomma, la Juve degli ultimi minuti è vera Juve. Ma non basta. E per la prima volta Garcia batte Madama.

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