«Fame, palle, umiltà»: la ricetta di Bonucci via Twitter

Il difensore della Juve manda un messaggio chiaro ai compagni di squadra dopo la sconfitta contro la Roma

TORINO - Il nervosismo si cela dietro i sorrisi: Massimiliano Allegri e Beppe Marotta lasciano l'Olimpico salutando vecchi amici e abbozzando il malumore con un contegno apparentamente sereno. Non è sereno, tuttavia, il periodo che aspetta l'allenatore e l'ad bianconeri: il primo ha la prospettiva di dover rimettere insieme la Juventus senza neppure avere i cocci che da domani spariranno per il mondo, convocati dalle nazionali; il secondo si ritrova nella difficile condizione di comprare qualcuno degno della Juventus in 24 ore o di non comprare nessuno, dovendolo però spiegare ai tifosi inferociti dalla doppia sconfitta e dalle ultime evoluzioni di mercato. Situazione delicata e umore non proprio alle stelle. Marotta, per altro, aveva dimostrato una certa inquietudine perdendo la pazienza in diretta tv in uno dei suoi rarissimi strappi all'educatissimo aplomb che lo contraddistingue da sempre. La scelta di Allegri di insistere con Simone Padoin in regia pare che non abbia migliorato l'umore dell'amministratore delegato, sempre molto attento a non intromettersi nel lavoro dell'allenatore.

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