Il Profeta della Juve che capovolge il futuro

Non è stato un colpo improvviso perchè Marotta aveva già imbastito la trattativa con i nerazzurri

MILANO - E adesso la speranza della Juventus è che quest'ultimo blitz di mercato si sviluppi con una valenza tecnica almeno vicina (simile è oggettivamente complicato) a quella innescata dall'arrivo di Andrea Pirlo, scaricato come un vecchio arnese dal Milan e poi divenuto l'architrave della Juventus dei record. La prima, evidente, differenza è che Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, per tutti Hernanes "il profeta", non arriva a parametro zero: per convincere l'Inter a cederlo a titolo definitivo, infatti, i bianconeri hanno dovuto versare 11 milioni di euro. Non moltissimi, considerati i parametri di questo mercato a cominciare dai 25 per Bertolacci per finire, restando in casa Inter, ai 40 spesi dal Real Madrid per Kovacic, e comunque oggettivamente meno di quelli necessari per i tedeschi Draxler e, in prima e antica battuta, Goetze.

NEL MIRINO DA UN PO' - Ecco, considerate le difficoltà incontrate per arrivare agli obiettivi prioritari, è lecito chiedersi se la virata su Hernanes sia stata una soluzione di ripiego con l'accelerazione impressa dal doppio passo falso compiuto dalla Juventus in campionato. La risposta, avvalorata dal sostegno di verifiche oggettive, è che il brasiliano era sul taccuino di Beppe Marotta già da qualche settimana: non ci si può spingere a sostenere che fosse ai primi posti, ma è vero che il dg bianconero aveva sondato le possibilità, evidentemente conscio del fatto che le altre piste tedesche potevano nascondere delle trappole che, poi, si sono spalancate sotto i piedi al momento di tirare le fila delle trattative, con Draxler che ha preferito continuare a navigare nei noti e più rassicuranti lidi della Bundesliga.

NELLA NOTTE - Così come è vero che la trattativa con l'Inter è partita concretamente nel cuore della notte di domenica, quando i dirigenti bianconeri non avevano ancora metabolizzato del tutto il tonfo dell'Olimpico che, se non altro, ha consolidato la consapevolezza di come fosse necessario completare l'organico a disposizione di Massimiliano Allegri. Così pancia a terra su Hernanes, un centrocampista che sa giocare dietro le punte, ma che è in grado anche di partire largo dalla sinistra e che sa (come gli è capitato nella Nazionale brasiliana) anche abbassarsi davanti alla difesa. Trattativa rapida e affatto complicata: tutto un'altro film, rispetto a quello andato in scena qualche mese fa nel tentativo di strappare Guarin ai nerazzurri. La sensazione, insomma, che la tavola fosse, se non proprio apparecchiata almeno già con posate e stoviglie solo da sistemare. Non è un caso del resto che l'Inter, non appena riuscita a liberare il posto occupato da Hernanes (non dimenticate mai che da quest'anno si possono inserire in rosa soli 25 giocatori), abbia portato l'affondo al Galatasaray per portare a casa Felipe Melo. Un po' più complicato sistemare la fascia offensiva: bloccato Eder dalla Sampdoria, i nerazzurri si sono rivolti alla Roma che ha liberato Adem Liajic.

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