Hernanes: «Sorpreso e felice di essere alla Juve»

Il brasiliano si prepara alla sua nuova avventura con la maglia bianconera: «Sono già al massimo»

TORINO - E’ il giorno di Hernanes in conferenza stampa allo Stadium. Il brasiliano si presenta bello carico e deciso: «Se alla Juve sento più responsabilità? Io la responsabilità l'ho sempre avuta. Ho 4 figli e la responsabilità non mi cambia. Sono già al massimo, spero di fare bene. Il passaggio dall'Inter alla Juve? Il calcio ha le sue dinamiche, può capitare che succeda quello che è successo con me. Non ci pensavo, ma è capitato. Sono stato bene all'Inter, è stata una buona esperienza. Ma poche ore dopo sono passato alla Juve, per affrontare una nuova sfida. Sono sorpreso, ma soprattutto molto felice. Ci sono tante belle cose da realizzare qui».

L'INTER MAI IN B - «Io dissi quelle frasi perché lo sentivo. Quando ho cominciato a giocare professionista, la prima cosa che non volevo era andare in serie B, mentre lottavo per non retrocedere. Per me sembrava una cosa carina, era una cosa positiva sottolinearlo. L'ho detto, è vero, ma ora basta, è il passato. E ora sottolineerò solo i punti positivi di questa società che al di là delle polemiche ha sempre vinto, in tutti i sensi, e continuerà a vincere. Spero di aiutare la squadra a vincere ancora, mi concentrerò solo su questo».

IL CONFRONTO CON L'INTER - «Nel calcio se ci limita a due partite, non si può dire niente di definitivo. La Juve è nota per la sua forza. Vero, sono andati via giocatori importanti. Ora bisogna ricostruire occuoando gli spazi lasciati dai giocatori che sono andati via. Ma per me, in Italia e fuori, la Juve rimane la squadra da battere».

TROPPO DISCONTINUO? - «Se si prendono i miei numeri - 160 partite in serie a e 40 - significa una media di un gol ogni 4 partite. Poi se la media si abbassa allora potrei essere considerato poco continuo. Ma io sono qui per fare cose che non ho mai fatto: migliorare i miei numeri e continuare a crescere. Sono sicuro che posso migliorare ancora».

A 30 ANNI SCELTA RISCHIOSA - «Non credo sia una scelta rischiosa, ono molto consapevole e maturo, mi sento più forte che mai. Sono al top a livello psicofisico. L'età mi ha dato più forza ed esperienza, saggezza nel gestire le cose nei tempi giusti. Ho una grande opportunità di dimostrare il mio valore. Ho saputo all'ultimo dell'interesse della juve, ecco perché sono sorpreso».

IO E LA CHAMPIONS - «Ho tanta voglia di Champions. Mi impressionava il fatto di aver giocato un Mondiale, ma non la Champions. Sono pronto».

IL NUMERO DI MAGLIA - «Ho scelto l'11 non per una scelta particolare. Volevo numeri bassi, erano liberi il 5 e l'11. Poi io sono un giocatore offensivo e quindi la 11 va bene».

IO E ALLEGRI - «Allegri mi ha dato il benvenuto, ma non ci siamo ancora incontrati di persona. Difficile parlare del modulo se prima non si parla col mister».

IO TREQUARTISTA - «Nella nazionale brasiliana giocavo più basso? E' vero, ho cominciato lì al San Paolo. Ma pian piano ho iniziato ad andare avanti, per migliorare le mie qualità offensive. Ho avuto dei dubbi più volte, ma quando arrivi a 30 anni sei più maturo e puoi decidere con maggiore consapevolezza in quale posizione fa più piacere giocare».

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