Juve, l’Europa aspetta il boom di Morata

Dopo l’anno scorso tecnici e colleghi lo temono Allegri lo considera l’arma in più in Champions
Juve, l’Europa aspetta il boom di Morata© LaPresse

TORINO - Ora non può più contare sull’effetto sorpresa, per Alvaro Morata è arrivato il momento del boom in Europa. L’anno scorso lo hanno scoperto, quest’anno lo temono: i tecnici avversari e i difensori delle altre squadre. Non viene citato a caso nelle interviste e, soprattutto, viene studiato a fondo nelle riunioni tecniche. Questo sarà per lui il grande problema: questa volta lo aspetteranno e difficilmente si faranno sorprendere. E’ il classico problema della seconda stagione che hanno dovuto affrontare molti fuoriclasse presunti (quelli che lì si sono fermati) e autentici (quelli che da lì hanno spiccato il volo). Alvaro Morato è l’uomo che ha segnato un gol che ha riaperto la finale di Champions League, dopo aver deciso le due semifinali con il Real Madrid e aver firmato anche le vittorie sul Borussia Dortmund: è chiamato a fare altrettanto, ma sarà più difficile. Per lui non sembra essere un problema, anzi ha già alzato l’asticella: «Quel gol a Berlino non mi ha dato gioia alla fine, perché mi danno piacere solo le reti che servono per vincere qualcosa. E adesso quella Coppa la voglio vincere».

Intesa da trovare - Se fosse scaramantico, Morata, avrebbe di che essere contento: la stagione è iniziata più o meno come quella passata: pronti via, subito un infortunio. Questa volta molto meno grave della lesione al legamento del ginocchio, visto che si è trattato di un problemino muscolare al polpaccio, ma tant’è la preparazione è stata compressa come dodici mesi fa. Alla fine, da quello stop era emerso il carattere di Morata, ora sembra perfino più grintoso. Chi gli stava vicino usa però un altro aggettivo: consapevole. Consapevole che per lui è una stagione chiave, soprattutto a livello europeo e, quindi, molto concentrato. Allegri lo considera una delle armi più affilate per la Champions e sta cercando di costruire l’intesa con il resto del reparto, completamente rivoluzionato. Morata è l’ultima delle punte di Berlino: dovrà trovare una quadra tattica e di movimenti con Mandzukic, con Dybala e con Zaza, anche perché è compatibile con tutti e tre. Ma la chiave per vedere un Morata 2.0 potrebbe essere Hernanes, l’uomo che può innescarlo in profondità con le sue verticalizzazioni e dialogare nello stretto, come faceva Tevez. Allegri ci conta, il popolo juventino pure. Mentre il Real Madrid osserva. 

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