Quella mossa estiva per Pjanic: no della Roma alla Juve

Giù le barriere: non solo il pressing sul Napoli, Marotta ha pensato pure al gioiello bosniaco, stimatissimo da Allegri
TORINO - Beppe Marotta ha fatto di tutto per evitare la punizione-gol di Miralem Pjanic contro la Juventus, compreso il tentativo sotto traccia di regalarlo a Massimiliano Allegri. «Ci sono nomi mai usciti e che magari possono generare rimpianti. Erano obiettivi di alto livello», ha raccontato nei giorni scorsi l’amministratore delegato bianconero. Tra questi, oltre a Hamsik (svelato da De Laurentiis e confermato da Marotta), c’era anche Pjanic. La Juventus, nel corso dell’estate, ha effettuato un sondaggio. Ma il tentativo è stato stoppato sul nascere dai giallorossi, che non hanno mai preso in considerazione l’idea di sacrificare il gioiello bosniaco e in ogni caso non lo avrebbero mai ceduto alla principale concorrente per lo scudetto. Il romanista rispondeva esattamente all’identikit tracciato da Allegri: centrocampista di qualità che conosce bene il campionato italiano, impiegabile sia da mezzala che da trequartista.
 
Erede di Pirlo - Oltretutto Pjanic, come sperimentato dai bianconeri nell’ultimo big match, è uno specialista delle punizioni, proprio come quell’Andrea Pirlo che Allegri ha salutato dopo la finale di Champions. Pjanic, negli ultimi anni, ha conteso al regista azzurro il trono dei “tiratori da fermo” e di Pirlo condivide anche la fonte di ispirazione: il brasiliano Juninho Pernambucano, suo compagno a Lione.
 
 
Effetto Dzeko - Alla fine Pjanic è rimasto un’idea di mezza estate morta sul nascere e a Torino è sbarcato Hernanes, simile per caratteristiche tecniche, ma più anziano di 5 anni. La sensazione, però, è che il romanista, a differenza di molti altri obiettivi bianconeri dell’ultimo mercato (di cui trattiamo sopra e a pagina 3), continuerà a essere un sogno anche in futuro. Trattandosi di un giocatore attorno al quale potrebbe svilupparsi un grandissimo mercato in tutta Europa (Luis Enrique, per esempio, lo vorrebbe al Barcellona), la Roma, nel caso, avrà sempre la possibilità di venderlo a una squadra diversa da quella juventina. Un problema tutt’altro che attuale, visto che il centrocampista di Rudi Garcia è stabilissimo a Trigoria, a maggior ragione dopo lo sbarco nella capitale del connazionale Edin Dzeko. Se l’ex attaccante del Manchester City, negli anni scorsi avvicinato pure da Marotta, ha scelto la Roma, una parte dei meriti è di Pjanic, che si è speso in prima persona - da perfetto mediatore - per convincere il compagno di Nazionale a sposare il progetto di James Pallotta. Contro la Juventus, nella prima sfida scudetto di fine agosto, hanno segnato entrambi e magari agli uomini mercato bianconeri saranno tornati in mente i pensieri estivi. 

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