Pogba incoraggia Dybala. E Allegri lo fa crescere

Quel legame col francese. E il tecnico ha un piano per non "bruciarlo"
TORINO - Ha bussato alla porta del mondo Juve con l’accortezza di chi si accosta al mito. Un universo tutt’altro che parallelo a quella Palermo che gli ha voluto un bene dell’anima prima di vederlo salpare verso lidi più consoni alla sua carriera ascendente. Paulo Dybala, fin dal primo giorno, si è “gustato” i primi rudimenti di juventinità senza andare troppo in là, con la timidezza del talento che sta per sbocciare definitivamente, accompagnata dalla ragionevole risolutezza di chi sa il fatto suo. E come in altri casi simili, il ragazzo di Laguna Larga ha cercato potenziali “consiglieri” in un gruppo che tutti i giocatori amano considerare una vera e propria famiglia. Ha trovato un’accoglienza meravigliosa, altro che la favola del campioncino in erba che rischia di cozzare contro personalità di ben altra pasta, perché forgiate da anni alla scuola bianconera. Così Dybala ha cominciato a prendersi la Juve. Pian piano, come predica il suo attuale maestro Massimiliano Allegri.
 
Legami solidi - Il tecnico non ama crogiolarsi in stati d’ansia o situazioni in cui l’emotività ti fa “sbracare”. E’ seguendo questo percorso che Alvaro Morata si è trasformato, nell’arco di una stagione, da promessa juventina a fenomeno a caccia di conferme nell’annata in corso. Ed è a quel modello che l’ex attaccante del Palermo deve riferisi: in buona parte - come testimoniano le tracce disseminate sui social - lo sta già facendo, mentre nel contempo prende forma anche il feeling con Roberto Maximiliano Pereyra. Argentino come Paulo, albiceleste per consolidata abitudine l’uno, con l’altro che magari lo osserva ammirato, nell’attesa di una convocazione per giocare al fianco dell’idolo Leo Messi confinata, per ora, nella lista delle buone intenzioni. L’ex Picciriddu (nomignolo di estrazione palermitana) condivide il tempo con il Tucumano, tra un mate bevuto insieme e una chiacchierata qua e là per “cose di campo”. Nel frattempo, chi ha pensato a coccolarsi Dybala fin dal suo primo ingresso a Vinovo è stato Paul Pogba, tipo giocherellone a parole e non solo. Col pallone, per dire, i due amano trastullarsi, anche troppo in determinati frangenti della partita: ecco, il «gigioneggiare» del Polpo tanto biasimato da Allegri fa il paio con i tunnel provati dall’argentino in Supercoppa, con tanto di “cazziatoni” meritati da parte del capo della truppa.

Milone-Riva

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