Juve, batti un colpo: la ricreazione è finita

Alex Sandro, Hernanes e Pereyra per la svolta: impossibile toppare ancora

TORINO - Dal suono celestiale della mitica musichetta da Champions League, al più brutale trillo di sveglia mattutina (ché è ora di alzarsi) o - a piacere - ugualmente brutale trillo da campanella scolastica (ché è terminata la ricreazione). Fatto sta, comunque, nella sostanza, che la Juventus deve darsi una mossa, deve battere un colpo, deve dare un segno di vita, deve dimostrare di sapere ancora come si fa.

PRIMO BIVIO - La sfida in programma questa sera allo Stadium tra la Juventus fanalino di coda in classifica (udite, udite!) e il Chievo capolista (udite, udite!) rappresenta un primo clamoroso bivio per il gruppo di Massimiliano Allegri. In caso di storico e nefasto, nuovo passo falso, diventerebbe davvero difficile evitare importanti contraccolpi psicologici e la situazione, da «delicata», come l’ha definita Allegri, diventerebbe piuttosto disastrosa. In caso, invece, di prestazione vincente e - meglio ancora - convincente, si farebbe ben presto a dedurre che... «finora abbiamo scherzato, derubricate pure le prime due sconfitte contro Udinese e Roma come banali incidenti percorso perché il nostro campionato comincia ora». Vien da sé, poi, che la ritrovata vena di positività servirebbe da buon viatico in vista della sfida di Champions League, martedì sera a Manchester, contro il City. Non sarebbe certo cosa buona e giusta che la squadra vicecampione d’Europa si ripresenti nella massima competizione continentale con la miseria di zero, oppure un punto in tre partite di campionato...

NIENTE ALIBI -  Si capisce, insomma, il motivo per cui un mach che solitamente non sarebbe stato giudicato esattamente “di cartello”, contro il Chievo, assuma invece un peso specifico notevole per i bianconeri. Dal punto di vista tattico-tecnico, Allegri sa bene che gli alibi sono finiti. Ok la grande rivoluzione (10 uomini) che ha coinvolto l’organico, ok i fisiologici tempi di adattamento, ok l’amalgama da ritrovare. Però resta il fatto che la società ha dimostrato di assecondare non poco le esigenze dell’allenatore: finalmente è arrivato il trequartista (non sarà un fenomeno assoluto come Ozil o Goetze, ma comunque Hernanes è degno d’una big), inoltre al gruppo sono stati aggiunti elementi di grande caratura tecnica, proprio come da richieste. Basti dire che se solo Cuadrado fosse stato acquistato un’estate fa, beh, forse Antonio Conte non avrebbe lasciato la Juventus a ritiro appena iniziato in preda a moti di rabbia e frustrazione...

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