TORINO - Alla fine il richiamo della Champions League è stato troppo forte per i tifosi della Juventus che nella giornata di martedì si sono abbonati a Mediaset Premium. Un boom dell’ultimo minuto che fa sorridere il direttore Alberto Brandi: «Si vede che si sono resi conto che era effettivamente un’esclusiva totale. E la partita contro il City ha ripagato chi ha voluto regalarsi la Champions».
Che audience ha avuto?
«Più che soddisfacente. Oltre 800mila spettatori con il 3,2 di share, che per una pay tv sono tanti. Ma proprio perché siamo una pay l’attenzione non è agli ascolti ma al numero di abbonati. E quello sta crescendo»
Anche perché per vedere la Juventus in Europa non ci sono alternative: molti vi criticano per la decisione di criptare tutte le partite dei bianconeri.
«E’ una tutela dell’esclusiva che ci è costata moltissimo. E, in fondo, è una tutela per chi ha acquistato l’abbonamento a Premium e giustamente deve godere di un prodotto esclusivo. In Francia, tanto per fare un esempio, solo la finale è in chiaro. Non mi sembra l’unica manifestazione sportiva che va in onda criptata...»
Restiamo in territorio “polemico”: vi accusano di avere telecronache antijuventine.
«Le critiche ai telecronisti sono amplificate dai social network, dove è più facile che scriva chi vuole criticare che chi ha voglia elogiare. E soprattutto mi sembra che coinvolga tutte le tifoserie e quando “scontenti” tutti significa che sei imparziale. E poi se proprio dobbiamo fare i tifosi in Champions, saremmo certamente pro Juve e naturalmente pro Roma... Avreste dovuto sentire l’esultanza negli studi per il gol di Morata».
Quelli che vi insultano sui social non ci crederanno...
«Fanno male, per noi è solo un vantaggio che le italiane vadano più avanti possibile nella Champions. E poi c’è anche una questione di orgoglio nazionale».
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