Juve, ansia Morata: rischia grosso

Fitta agli addominali, lascia il campo dopo 22’ «Guaio insolito». Staff spiazzato, oggi gli esami
Juve, Morata ko contro il Genoa

GENOVA - Prima Morata e poi Mandzukic. Ma il brutto è che stavolta, rispetto alla notte della svolta di Manchester, ad accomunarli sono l'ansia infortuni, non i gol. Casi diversi e diversamente preoccupanti. Lo spagnolo contro il Genoa è uscito dopo ventidue minuti, mentre il croato ha chiesto il cambio sul fìnale di partita toccandosi nella parte posteriore della coscia destra. Entrambi hanno alzato bandiera bianca per fastidi muscolari, non semplici botte. Un particolare che agita la Juventus, tornata da Genova con la prima vittoria del campionato, ma anche un campanello d'allarme alla voce attaccanti. Per Mandzukic e Morata il quadro sarà più chiaro oggi, dopo esami medici approfonditi. Perdere altri due pezzi da novanta (ai box ci cono già Marchisio, Khedira e Asamoah, oltre all'affaticato Caceres) non sarebbe il modo più morbido per tuffarsi sul primo tour de force stagionale. Mercoledì è ancora campionato e per il match interno col Frosinone crescono le chances di Dybala e Zaza, con quest'ultimo che ieri ha giocato i suoi primi minuti in bianconero.

ALLEGRI STIZZITO - La giornata nera degli attaccanti è cominciata al 22' del primo tempo, dicevamo. La frenata, la smorfia, il cenno verso la panchina. Morata si ferma in meno di mezzora e a stopparlo è un dolore tra addominali e adduttori. Medico e massaggiatore lo raggiungono immediatamente. Conciliabolo rapidissimo e cambio istantaneo. Allegri chiama Pereyra e, senza neanche farlo riscaldare, lo manda in campo al posto dello spagnolo. L'ex Real si precipita negli spogliatoi e lo sguardo è esattamente opposto rispetto a quello festoso di martedì a Manchester. Che la Juventus sia abbastanza preoccupata per lo spagnolo, già ko al polpaccio prima della Supercoppa di Shanghai, si è capito anche dalla reazione a caldo di Allegri che, aggiornato dai medici, ha scosso la testa. Come a dire: "Ahiai...". Valutazione riaggiornata a freddo: «Alvaro ha sentito una fitta nella zona addominale, una cosa strana. Vedremo cosa diranno i dottori, io sono impreparato in materia...». Sul finale di gara, come detto, si è poi aggiunto anche il timore per Mandzukic, rientrato negli spogliatoi scuotendo il capo. «Mario aveva i crampi e ha sentito indurire dietro», la spiegazione dell'allenatore. Il croato, all'uscita da Marassi, è sembrato più ottimista che in campo, facendo trapelare l'impressione che si tratti di un affaticamento. Sensazioni, per ora. Decisivi, per entrambi, saranno gli esami. Fino ad allora un po' di apprensione è inevitabile, anche per questo Allegri ha chiuso il caso con una frase tra l'ironico e lo stizzito: «Le accuse per i tanti infortuni? E' sempre colpa mia, era così anche al Milan.... Mi diverto così...».

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