Juve: 7 tiri su 10 finiscono fuori

I bianconeri devono aggiustare la mira: ecco dove calciano
Juve: 7 tiri su 10 finiscono fuori© www.imagephotoagency.it

TORINO - Pirlo e Tevez non sono assenze pesanti soltanto nello spogliatoio. Di colpo la Juventus ha perso due cecchini, due fenomeni abituati a trasformare le conclusioni dalla distanza in rigori a palla in movimento. E se la Juventus è partita con il freno a mano tirato - solo 5 punti, meno 10 dall’Inter capolista - i tiri hanno il loro peso. La squadra del “dopo maestro- Apache” è molto più imprecisa. E soprattutto è poco concreta e poco cinica. Il pareggio contro il Frosinone è stata soltanto l’ultima beffa della serie.

Quanti errori I bianconeri in queste prime cinque esibizioni hanno totalizzato la bellezza di 82 tiri (media di 16,4 a par-tita): eppure i gol sono stati appena 5 (4 se non si conta l’autogol di Lamanna). Il motivo è abbastanza chiaro, basta analizzare la radiografia di Opta. Pogba e compagni spesso non centrano lo specchio della porta (succede 6.5/7 volte ogni 10 tiri: esclusi i gol, sono 25 i tentativi finiti fuori del tutto) e anche quando inquadrano il bersaglio manca qualcosa. Qualche intervento miracoloso dei portieri c’è stato (vedi Leali) e la fortuna spesso ha voltato le spalle (3 legni tra pali e traverse), ma da una analisi più attenta emerge una imprecisione generalizzata. Imprecisione anche figlia di una rosa con una età media giovane. Già, perché l’esperienza incide nella mira. «A 22-23 anni si è meno freddi che a 29- 30», raccontano gli esperti. Allenamenti ad hoc Non potendo intervenire sulle carte d’identità, Allegri lavora su abitudini e sensibilità: a Vinovo sono continui gli allenamenti. Esercitazioni personalizzate, soprattutto per i più giovani. Alla fine delle sedute succede spesso che Morata sfidi i vari Dybala, Pereyra, Zaza, Pogba.

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