Juve sotto shock, Allegri sotto esame

Fondamentali le prossime partite contro il Siviglia e il Bologna

TORINO - E adesso, dopo l'ennesima mazzata, che succede? Allegri avrà davvero modo di ridersela della grossa come preannunciato («Ora mi diverto io e chi vuole farmi il funerale si ricrederà») oppure sul suo destino bianconero possono incombere brutte sorprese? Insomma: rischia o no?

LINEA UFFICIALE - Ufficialmente la Juventus, intesa come dirigenza (meno come tifoseria...) si schiera con il suo allenatore e offre rassicurazioni: l'ipotesi di un esonero non è stata presa in considerazione e c'è disponibilità a pazientare con la speranza che quanto accaduto finora sia troppo brutto per poter durare. Sarà pur sempre, Allegri, l’allenatore che è riuscito nell’impresa di raccogliere l’eredita di Antonio Conte senza batter ciglio, no? Azzerando gli scetticismi di detrattori e nostalgici. Portando la squadra a vincere il suo quarto scudetto di fila e, ancora meglio, a giocarsi una finale di Champions League contro il Barcellona in una partita che oltretutto è stata tutto sommato aperta sino a pochi minuti dalla fine. Inoltre, un allenatore arrivato in punta di piedi e disposto ad assecondare, per quanto possibile, le esigenze della società sul mercato adattando le proprie idee al materiale a disposizione. Non sono stati posti ultimatum diretti, in sostanza. Anche perché una mossa del genere rappresenterebbe un punto di non ritorno e minerebbe l'autorevolezza del tecnico nei confronti dei suoi giocatori.

CROCEVIA Ciò non toglie, però, che nelle stanze dei bottoni del club di corso Galileo Ferraris frustrazione e rabbia per la situazione stiano toccando livelli sempre più alti. E non che la sopportazione abbia un limite. Troppo grandi gli interessi in ballo, troppo disarmanti i recenti segnali di sgretolamento. Ragion per cui, ufficiosamente, a fari spenti, si sta ragionando su un piano B. Perché se neppure le prossime due partite contro il Siviglia e contro il Bologna dovessero fornire incoraggianti segnali di ripresa, dimostrazioni di voglia di reagire, allora diventerebbe oggettivamente impossibile evitare di operare interventi netti, anche brutali, tesi a favorire una decisa inversione di tendenza. Battere il Siviglia significherebbe mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno in Champions, vale a dire centrare il secondo obiettivo.

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