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SIVIGLIA - Domani mattina il Siviglia partirà per Torino con qualche dubbio in meno rispetto alla scorsa settimana. Gli esperimenti tattici di Emery hanno confermato che il 4-2-3-1 è il modulo migliore: non a caso le uniche due vittorie stagionali, contro Borussia M. e Rayo, sono figlie della filosofia di gioco che ha permesso agli andalusi, negli ultimi due anni, di imporsi e confermarsi. Ruolo di outsider di lusso che al Sanchez Pizjuan non vogliono rinunciare: «Giocare contro la Juventus rappresenta una grande opportunità di far vedere all'Europa intera di cosa siamo capaci».
«UNO SQUADRONE» - E non si tratta di arroganza né di presunzione. Anzi, lo stesso Emery ha tenuto a sottolineare la gerarchia di una società come la Juve che la scorsa stagione ha sfiorato uno storico Triplete: «Ci troveremo di fronte la vice campione d’Europa, uno squadrone, e il nostro unico obiettivo è quello di fare bella figura». Quello che più conta è essere riusciti a battere il Rayo invertendo una dinamica che cominciava a essere preoccupante: «La vittoria ci serve per guardare la classifica con maggiore tranquillità». Tranquillità che a Siviglia sperano di trasformare in punti Champions allo Stadium. La netta vittoria di 15 giorni fa contro il Gladbach (3-0) permette agli spagnoli di accontentarsi anche di un pari. Un punto che potrebbe essere fondamentale in chiave qualificazione. Difficile capire, a questo punto, se Emery confermerà gli stessi uomini di sabato. I 90 minuti di Gameiro suggeriscono che il tecnico affiderà il centro dell’attacco a uno tra Llorente (più probabile) e Immobile. Ciononostante, il centravanti francese è stato il migliore in campo contro il Rayo Vallecano e, in questo momento della stagione, è l’attaccante che offre maggiori garanzie.
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