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TORINO - E adesso? Adesso la Juventus li potrà incassare ancora quei mitici 100 milioni per la cessione di Paul Pogba. Come? Sì, va bene: il suo è un caso anomalo, atipico, particolare perché comunque, considerata l'età e le indubbie potenzialità, lui resta un diamante grezzo e quindi monetizzabile (sempre che non sia già stato promesso a qualche corona re). Ma è il resto - gran parte del resto - della rosa che rischia di veder compromesso il proprio valore e la propria gestione sul mercato in considerazione di questo disastroso avvio di stagione. Prendete, per esempio, Alvaro Morata: il Real Madrid che vanta il famoso "diritto di recompra", ha già inviato nell'etere mediatico messaggi circa il desiderio di riportarlo tra le mura della "Casa blanca".
Finora tanto il ragazzo quanto la Juventus hanno ribadito l'intenzione di continuare il matrimonio torinese, ma questa condivisione di amorosi sensi reggerebbe anche in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League? Proporre una risposta positiva in tale senso è indubbiamente un azzardo, anche in considerazione del fatto che il ragazzo nutra legittime ambizioni personali. Ma anche la situazione dei nuovi arrivati rischia di intorcigliarsi: Simone Zaza, per esempio, è di nuovo in discussione. Per lui, la Juve ha sborsato un riscatto di 18 milioni (dimezzati dal riscatto di 7,5 milioni versati dal Sassuolo nel giungo scorso) e ora fatica a trovare una sua compiuta dimensione.