Juve, occhio a illudersi ma ci sono 3 ottimi segnali

Khedira, Morata, Dybala: una strada sembra trovata
Pagelle Juve: Khedira, il ritorno di un re!

TORINO - Attenta Juve, due settimane fa l'euforia era la stessa: la sensazione che a Manchester la squadra avesse ritrovato se stessa aveva la stessa intensità con cui i bianconeri avevano vinto la partita contro il City. Poi sono bastati Frosinone e Napoli a far evaporare le prime certezze che si erano intraviste dall'inizio della stagione, ricacciando Allegri e i suoi uomini nel labirinto tecnico-tattico, dove da luglio si erano perse le tracce dei vicecampioni d'Europa. Ma ancora una volta la Champions League pare aver riportato fuori l'autentico spirito delle ultime Juventus e perfino qualche traccia di solidità calcistica. Incidono, senza dubbio, due fattori: il turbo motivazionale che la Coppa è certamente in grado di innescare nei meccanismi psicologici bianconeri (ora esaltati dalla sfida europea, dopo esserne stati intimiditi fino a qualche anno fa) e lo spessore del Siviglia, depotenziato dal mercato e sbarcato allo Stadium con quella impacciata apprensione che non hanno avuto Udinese, Chievo e Frosinone in campionato. Non mancano tuttavia una serie di segnali assai confortanti sull'evolversi della crescita juventina.

RAZIONE K - Il rientro di Sami Khedira ha avuto un impatto decisivo nel rassodare gli sfilacciamenti di un centrocampo, ancora senza un leader, ma che con il tedesco può trovare logica e iniziativa. All'entusiasmo del rientro dopo il lungo infortunio seguirà un calo fisiologico, quindi non è lecito aspettarsi immediatamente altre prestazioni così impeccabili, ma è chiaro che il tedesco c'è e può dare un contributo determinante allo scorrere del gioco. E tra poco torna pure Marchisio...

L'IMPLACABILE ALVARO - L'attitudine europea di Morata è una scoperta dell'anno scorso, quando il dna realista (nelle sue vene scorre sangue blanco, non scordiamocelo) lo ha consegnato ai riflettori della Champions come grande protagonista. La conferma è arrivata con puntualità quasi lewandoskiana. Se il tasso di crescita dello spagnolo resta costante, la sua ascesa a leader sarà molto più rapida del previsto e arriverà a conclusione entro la fine di questa stagione.

IL BOCCIOLO ARGENTINO - L'assestamento tecnico, tattico e psicologico di Paulo Dybala nel nuovo ambiente sta producendo i primi spettacolari risultati. Avere dubbi sul suo talento è ed era roba da eretici, adesso diventa sempre più complicato argomentare sul prezzo pagato per averlo. E deve ancora sbocciare completamente.

AVANTI COSI' - L'impressione finale è che trovata una strada, ora sarebbe meglio smettere di zigzagare, confermando - per quanto possibile - la formazione e l'assetto tattico. E' necessario che quanto di buono visto ieri sera sedimenti per una serie di partite, altrimenti il rischio di ricominciare da capo ad ogni partita potrebbe diventare insonstenibile per squadra, ambiente e tifosi.

 

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