Juve, fenomeno Morata: beato tra i grandi

Eguaglia Del Piero, segna più di CR7 alla sua età e Beckham lo incorona
Juve, fenomeno Morata: beato tra i grandi© www.imagephotoagency.it

TORINO - Se nel giorno in cui David Beckham ti mette sul suo podio insieme a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, segni il quinto gol consecutivo in Champions League, eguagliando un record di Alessandro Del Piero e trascinando la Juventus alla vittoria, diciamo che puoi andare a dormire soddisfatto. Non risulta, infatti, che Alvaro Morata abbia avuto incubi nella notte fra mercoledì e giovedì, al limite solo un po’ di mal di gambe. Beato fra i fenomeni, il quasi ventitreenne bomber juventino, si gode un momento magico che, per quanto riguarda l’Europa, sembra non conoscere fine. Ha la Champions League nel DNA, Alvarito, che timbra ininterrottamente il cartellino dalle due semifinali della scorsa stagione contro il “suo” Real Madrid. Questione di feeling e di abitudine a una competizione della quale ha già giocato due finali a un’età in cui molti calciatori italiani sono appena usciti dal giro Primavera/prestito in Lega Pro. Ma ormai è chiaro a tutti che Morata è un predestinato.

SPICE PODIO - Anche a Beckham che, nella sua rutilante vita di uomo immagine, continua a seguire il calcio e in un tour promozionale negli Emirati Arabi ha sparato la sua hit parade dei migliori del calcio mondiale, rispondendo in modo originale a una domanda banale: ««Messi e Cristiano Ronaldo sono il top. Ma a parte i “soliti sospetti”, ritengo Morata della Juventus un giocatore affascinante e molto interessante. E poi Verratti, con il quale ho giocato nel Paris Saint Germain, mi sembra un gran giocatore, dotato di molto talento». Quando il grande Becks conquistava l’Europa e il mondo con lo United, Morata andava in seconda elementare, aveva quindi l’età per annoverare lo Spice Boy fra i propri idoli, senza considerare poi, il suo passaggio al Real Madrid. Insomma, quando gli hanno riferito della dichiarazione dell’inglese ha goduto come per un gol.

MATEMATICA E OPINIONI - Essere citato nella stessa frase con Cristiano Ronaldo e Lionel Messi non è roba da poco. Ma attenzione, perché quella di Beckham non è un’eresia. Le statistiche non mentono e infilano Morata nella scia di CR7 che, quando aveva 22 anni come Morata, aveva segnato la metà dei gol realizzati dal giovane spagnolo in Champions League: 4 contro 8, a fronte di 15 partite in più disputate da Ronaldo (35 contro 20). Se mantiene il ritmo, Morata può puntare a record storici e a paragoni sempre più eccellenti. E’ nato AM9? Forse, perché l’aspetto commerciale del mondo Morata è un territorio ancora sostanzialmente inesplorato, considerando il potenziale enorme che può essere sfruttato a livello pubblicitario (considerando che il ragazzo non è neppure bruttino). Non mancano, d’altra parte, le persone giuste intorno a lui per costruire un fenomeno di marketing, partendo da un personaggio interessante sotto molti punti di vista. Intanto, restando nell'ambito dei confronti con i grandi, si è tolto lo sfizio di eguagliare il record di Alessandro Del Piero che aveva segnato cinque gol consecutivi nella stagione magica 1995-96, conclusa con la vittoria della Coppa nella finale di Roma. L’allora 20enne Del Piero segnò in cinque partite di fila: due al Borussia Dortmund, due al Glasgow Rangers, uno alla Steaua Bucarest.

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