Marotta: «Largo ai giovani: siamo nel futuro»

Il dirigente: «Stiamo dando continuità alle prestazioni. Alex Sandro? Deve adattarsi al fatto che Evra sia davanti a lui»
Marotta: «Largo ai giovani: siamo nel futuro»© ANSA

TORINO - La fiducia di Beppe Marotta non è scalfita dall’andamento sinusoidale della Juventus in un avvio di campionato tra i più folli della sua storia. L’amministratore delegato bianconero è il primo a sapere che i dieci nuovi arrivi nella rosa non avrebbero garantito la certezza dell’ennesimo scudetto, ma a gioco lungo i risultati si sarebbero visti. E così il match di ieri va in archivio come un’altra tappa del processo di crescita da parte dei campioni d’Italia, rinnovati ma ugualmente competitivi. «Partita fondamentale contro il Bologna - ha esordito il dirigente - è stata molto utile per noi per dare continuità alle prestazioni, anche con la conferma della squadra che ha giocato dall’inizio col Siviglia».

LE SCELTE DI MAX -  Gli obiettivi sono chiari: «Il nostro compito è dare continuità allo scopo di raggiungere la vittoria - prosegue Marotta -. D’ora in poi dobbiamo cominciare a recuperare punti, ma devo dire che le nostre prestazioni sono già buone e i risultati sono frutto delle prestazioni. Finora abbiamo giocato un calcio discreto, ritrovando anche la brillantezza di giocatori esperti e maturi». Sulla decisione di Allegri di non cambiare una virgola nell’undici ammirato mercoledì in Champions League, l’amministratore delegato è stato chiaro: «Riconfermando i calciatori, l’allenatore vuole far intendere che stanno tutti bene e che tutti possono rigiocare, mentre in altri casi non è stato possibile utilizzarli per questioni fisiche».

LE NUOVE LEVE -  Marotta è chiamato a rispondere anche sulle conseguenze di un mercato che ha visto la squadra rafforzarsi, abbassando nel contempo l’età media della rosa: «Quando si decide di fare investimenti sui giovani, bisogna avere la pazienza di aspettarli. Questi stessi giovani rappresentano la Juventus del futuro». Un capitolo a parte merita Alex Sandro. Quello dell’esterno brasiliano, ancora escluso dall’undici di partenza, non è un caso, anche se di sicuro l’utilizzo del giocatore a scartamento ridotto non sembra deporre a favore del gravoso investimento sostenuto in corso Galileo Ferraris: 26 milioni con i bonus, da spendere di qui ai prossimi tre anni. Marotta si pone sulla medesima lunghezza d’onda di Massimiliano Allegri, all’insegna di quella «totale sintonia» costantemente ribadita dal tecnico ad ogni occasione buona: «In questo momento Alex Sandro ha davanti a sé l’esperienza di Evra che può essere utile. Il ragazzo si sta adeguando. Ora deve adattarsi. E sia chiaro: tutte le operazioni vanno viste in prospettiva».

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