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TORINO - Piano piano sta dimostrando di valere i (quasi) 40 milioni che la Juve ha speso per strapparlo al Palermo e ad un’agguerrita concorrenza: Paulo Dybala, infatti, in nove partite ha già segnato quattro gol, quasi uno ogni due match. Spesso è entrato a partita in corso, altre volte ha cominciato dall’inizio, ma ha sempre dato un contributo importante. A tal punto che El Tata Martino lo ha convocato in Nazionale. La prima volta dell’attaccante con l’Argentina, un’altra soddisfazione per questo ragazzo dalla faccia pulita e furba e dal gol facile. Pensare che questa primavera, ai tempi del Palermo, Antonio Conte gli aveva chiesto la disponibilità di giocare con la maglia azzurra. Invito respinto, sia pure con molta gentilezza: «Grazie, ma io sono argentino». E nell’Argentina giocherà.
SENZA MESSI - I biancocelesti saranno senza l’idolo Leo Messi per due mesi. In Argentina non pensano che il bianconero possa sostituire La Pulce e non hanno dato grande risalto alla «prima» convocazione del campione bianconero. Ma El Tata Martino lo considera proprio il vice Messi e per questo lo ha chiamato senza pensarci su. Magari non lo farà debuttare subito ma in prospettiva futura lo prenderà in seria considerazione. Il fatto di giocare nella Juve aumenta la sua visibilità internazionale che, ovviamente, arriva fino a Buenos Aires. La sua sarà un’esperienza in più, un arricchimento professionale di non poco conto che farà bene anche alla Juventus nonostante distanza, fuso e viaggi. Nel caso di Dybala la Nazionale può fare bene.