Rugani cerca spazio e il Napoli glielo offre…

Sarri insiste per avere il difensore, che però vuole conquistare Allegri

TORINO - Non è un caso e difficilmente lo sarà, finché il ragazzo si sentirà protetto fra le quattro mura di Vinovo e in attesa di debuttare sul serio con la maglia bianconera. Daniele Rugani, per indole, non è abituato a fare polemica: basta guardarlo negli occhi, in quell’azzurro limpido che sa di sincerità con un fondo di timidezza, per capire che a 21 anni ha un futuro così splendente davanti a sé che sarebbe un peccato perdersi in battute fuori luogo. E difatti non una sola parola è sgorgata dalle labbra del talento di Sesto di Moriano, provincia di Lucca, terra di lavoratori umili e servizievoli. Detto questo, i soli sei minuti che Massimiliano Allegri gli ha concesso il 30 settembre contro il Siviglia, a partita già messa in ghiacciaia, sono un dato da non sottovalutare. Sei minuti: 4.314 in meno (recuperi esclusi) rispetto alla scorsa stagione, quando il difensore si sciroppò 38 gare su 38 con l’Empoli nel cuore. Ora, scalzare i marziani della difesa dei campioni d’Italia - la meno battuta dal 2011 in poi - è operazione complicatissima. Ma pensare che il giovane si aspettasse di giocare di più non può apparire come una bestemmia.

LA SITUAZIONE - Le ultime tracce di Rugani, prima dell’assaggio di Coppa, risalivano ai 45 minuti disputati a Villar Perosa, seguiti al mezzo tempo giocato a Marsiglia, mentre a Danzica era rimasto in campo per l’intera partita. Dicono che lo juventino e il milanista Alessio Romagnoli rappresentino il futuro del nostro calcio in tema di centrali difensivi. Il pronostico rimane valido, malgrado le panchine accumulate in serie. Il club bianconero, per averlo, spese 4,5 milioni tra acquisizione di metà cartellino e riscatto, blindando il giocatore prima con un quadriennale, poi con un ulteriore rinnovo fino al 2020. I numeri, insomma, raccontano di un giocatore al quale la Juve vorrebbe affidare le chiavi della difesa di qui al prossimo decennio. Anche perché, fra Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, la retroguardia è composta da titolari con età media di 31 anni: necessario, dunque, cominciare a pensare al futuro. E mentre Allegri continua ad affidarsi allo storico terzetto degli ultimi scudetti juventini, Rugani ostenta la massima serenità e raccoglie con l’Under 21 quelle soddisfazioni personali a livello di minutaggio e prestazioni che ancora gli mancano a Torino, sorretto dalla convinzione di aver pagato (anche) la partenza negativa della Juventus.

Leggi l'articolo completo su Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...