In 6 giorni si può fare la Juve

Inter-Juve, poi Juve-Borussia: meglio considerarle delle finali anticipate
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TORINO - Non saranno sei giorni a sconvolgere il campionato. Ma in sei giorni si può fare la Juve, una nuova Juve: pronta a concretizzare una rimonta che farebbe epoca, però in serenità secondo i dettami allegriani. L’ansia è una condizione vietata ai tesserati di corso Galileo, men che meno la frenesia di fare risultato, anche se sarebbe cosa buona e giusta dare una sterzata a un avvio di campionato senza pari da 45 anni. L’occasione, la prima di una lunga serie, va colta a San Siro e non è detto che sia un male: con le medio-piccole, o presunte tali, i campioni d’Italia hanno già smarrito sette punti. Un capitale. L’Inter, avversaria di rango pur essendo tutt’altro che imbattibile, merita di essere affrontata con il cipiglio dei combattenti feriti. E i bianconeri si presenteranno alla Scala con l’abito dei giorni migliori, se il destino non combinerà altre malefatte. Sì, anche con Pogba e Morata nel motore: ieri la coppia si è sciroppata un’intensa seduta di recupero dai rispettivi infortuni, malgrado il sole autunnale di Vinovo ispirasse una giornata di siesta. La loro presenza per domenica sera non è (ancora) una certezza. Giusto il tempo di testare la saldezza della caviglia per il francese, del perone per lo spagnolo e ne sapremo di più. Sono le due potenziali maxiplusvalenze nelle mani di Marotta, a patto che l’attaccante rimanga fedele alla causa, scacciando i cattivi pensieri di marca Real. Ma questi sono discorsi eventualmente futuribili. Ora c’è da raddrizzare una stagione partita con il freno a mano. E ci perdoni chi pensa che una Supercoppa portata a casa certifichi una situazione ben diversa. Il tifoso si gasa solo se la squadra vince il campionato e (magari) la Champions. Inter-Juve, poi Juve-Borussia: meglio considerarle delle finali anticipate.

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