Una voragine le divide: i bilanci di Inter e Juve

I bianconeri tornano in attivo grazie a Champions e Stadium. I nerazzurri segnano un pesante passivo, ma è giallo sul -90
Una voragine le divide: i bilanci di Inter e Juve

TORINO - Prima la sfida in campo, poi quella dei numeri perché il confronto tra Inter e Juventus non finirà domenica sera al 90’, ma avrà un’appendice anche nella settimana successiva quando, lunedì, si riunirà il Cda nerazzurro per approvare il bilancio 2014-15 e, venerdì allo Stadium, si ritroveranno gli azionisti bianconeri per l’annuale assemblea dei soci in cui verrà illustrato l’esercizio chiuso a giugno. Se in classifica l’Inter guarda dall’alto in basso la Juventus, partita in modo disastroso in campionato, bissandola nei punti (16 contro gli 8 bianconeri), sul fronte dei bilanci le due società si trovano in una posizione diametralmente capovolta: la società di Andrea Agnelli è tornata in utile dopo cinque stagioni consecutive in rosso, risanata da quel volano rappresentato da un fatturato record di quasi 350 milioni, e guarda dall’alto del suo segno più il club di Erick Thohir, che naviga in un mare di passività.

LA FINALE BIANCONERA - A risollevare i conti della Juventus sono stati soprattutto i ricavi: aver raggiunto la finale di Champions League, poi persa contro il Barcellona, ha permesso al club di intascare all’incirca 100 milioni tra premi Uefa e diritti tv, senza considerare i proventi da gara, cresciuti di dieci milioni per via del maggior numero di partite europee giocate. A incidere sui ricavi anche la conquista del quarto scudetto di fila e la Coppa Italia, prima società ad arrivare alla Decima. E poi continuano gli effetti benefici dello Stadium: l’impianto di proprietà ha permesso alla Juventus di diversificare e incrementare i ricavi raggiungendo un risultato straordinario, considerato che per la prima volta nella storia un club italiano ha superato la soglia dei 300 milioni di ricavi al netto delle plusvalenze. E le prospettive restano rosee per la società di Agnelli: anche se non è affatto semplice ripetersi sul fronte Champions e conquistare di nuovo in finale, nel prossimo anno le soddisfazione potrebbero arrivare sul fronte delle sponsorizzazioni. Con il passaggio di consegne da Nike ad Adidas, il club bianconero si assicura quasi 15 milioni annui in più, bonus compresi, così come la rinegoziazione del contratto con Jeep, sponsor di maglia, prevede il passaggio da 13 milioni a stagione fino a quota 17. I maggiori introiti hanno avuto effetti pure sulla campagna acquisti visto che la Juventus è stata la società che ha più investito quest’estate.

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