Juve, si è svolta l'assemblea degli azionisti

Oggi allo Stadium il presidente Andrea Agnelli ha presentato agli azionisti un bilancio e un fatturato record

TORINO - E' andata in scena oggi l'assemblea degli azionisti allo Juventus Stadium. Il presidente Andrea Agnelli ha presentato un fatturato e un bilancio record.Si è votato anche il rinnovo del Cda che passa da 10 a 12 membri, con tre volti nuovi, di cui due donne. Clicca qui per leggere il pezzo sull'intervento di Agnelli!

FOTO: ECCO L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

16.40 AGNELLI: «PLATINI? SPERO IN UN GIUDIZIO VELOCE»

Agnelli: «Su Platini auspico che ci sia un giudizio veloce e nel merito delle vicende per cui Michel è stato preventivamente sospeso dalla commissione etica e da questo punto di vista non posso che rimarcare le parole del presidente Abete: è difficile immaginare che una persona accetti una somma di denaro come pagamento “irregolare” e poi la ponga in dichiarazione dei redditi. Spero che l’iter sia la più veloce».

16.35 NEDVED: «POGBA? DOBBIAMO LASCIARLO TRANQUILLO»

Nedved: «Negli anni passati ho avuto la possibilità di incontrare molti allenatori e giocatori capendo molte cose… per quanto riguarda Paul Pogba è un nostro giocatore di grandissimo talento, pur essendo un 93 ha mostrato grandissime cose. Io credo che, siccome ho un contatto quotidiano con lui, credo che non abbiamo bisogno di consigli. Forse dobbiamo chiederci se non siamo noi a chiedere troppo a un ragazzo del ’93: dobbiamo lasciarlo tranquillo, sono tranquillo, ha un futuro grandissimo».

16.30 CHIUSA ASSEMBLEA DEI SOCI: MAROTTA IN CONFERENZA STAMPA

Chiusa l'assemblea degli azionisti, Beppe Marotta si presenta in conferenza stampa allo Juventus Stadium. Il tema forte è l'utilizzo di Paulo Dybala: «Non so se questa squadra sia forte, fortissima o meno forte. Siamo in un momento interlocutorio, abbiamo l'obbligo di vincere. Crediamo di aver allestito una squadra competitiva, composta da talenti. Come Dybala: un top team ha l'obbligo di cercare i talenti migliori. L'abbiamo fatto con Pogba, o Coman che per sua esplicita volontà ha voluto andar via. E ora Dybala, un talento dal quale non si possono avere risposte immediate. Come tale, farà molto meglio negli anni prossimi. Perché arrivare da una squadra di provincia come il Palermo alla Juventus, significa dover affrontare esami pesanti, a livello di critiche, allenamenti... Per le nostre aspettative sta facendo bene, i risultati non devono ricadere solo su di lui. Deve essere un apporto continuo, determinante e costruttivo e lui lo sta facendo. Lo apprezziamo anche come uomo: ragazzo intelligente, grande professionista. Per la mia esperienza, questo tipo di soggetti è destinato ad arrivare in alto». C'è spazio anche per le cessioni eccellenti dell'estate scorsa: «La partenza di Tevez? E' un top player che ha accettato volentieri di venire da noi, malgrado avesse un contratto molto importante con il Manchester City. E' stata un'operazione onerosa, il suo valore reale non era quello poi definito nell'operazione. Qui ha dato un grande contributo a livello di gol e comportamenti. Quando poi a 30 anni esprimi il desiderio di tornare in Argentina, immaginare di fare il muro contro muro sarebbe stata una cosa deleteria per tutti. Non avevamo a che fare con un ragazzino viziato di 16 anni, ma con un uomo. E' stato ceduto per il valore di bilancio di quel momento – intorno ai 6 milioni – e abbiamo preso prelazioni biennali su giovani interessanti. Speriamo di poterne riscattare qualcuno per valori congrui, nell'ambito di un'operazione in cui abbiamo semplicemente risposto ai desideri di un professionista. La cessione di Llorente? E' stata una valutazione innanzitutto tecnica: il suo utilizzo sarebbe stato marginale. Non potevamo permetterci il lusso di mantenere un giocatore poco utilizzabile e per di più con un contratto pluriennale. Così abbiamo risolto il contratto, regalando il cartellino e facendo sì che Llorente trovasse una collocazione ideale». Sulla collaborazione con il Sassuolo: «Non è la nostra seconda squadra, è meritatamente davanti in classifica. Sta valorizzando molto bene i talenti e con noi sta facendo operazioni interessanti. Come Zaza, comprato da noi per un valore di mercato congruo, anche se dal giorno dopo abbiamo avuto offerte anche di livello superiore, sul quale crediamo. O come l'acquisto della prima metà di Berardi e il riacquisto dello stesso da parte degli emiliani che possono trattarlo con chiunque. Se ci saranno opportunità col Sassuolo, ben vengano».

16.10 AGNELLI: «SONO CONCENTRATO SULLO SVILUPPO DELLA JUVE»

Agnelli: «La Lega ha appena istituito una commissione per le riforme a cui per noi parteciperà Marotta. Prima di arrivare a nuove elezioni, a fine inverno 2016 o primavera 2017, c’è ancora un anno in cui si può lavorare e molte delle cose che ho citato oggi possono essere fatte. Gli stadi sono obsoleti, dirottiamo risorse finanziarie sugli Stadi, la riforma dei campionati in un anno si può portare a termine; le seconde squadre si possono fare, lo spazio c’è, ci vuole una volontà politica. Se uno vuole avere le seconde proprietà, ma ci sia anche un altro strumento che è la squadra B. Se noi potessimo far giocare i giocatori in prestito nella nostra seconda squadra avrebbero più possibilità. Contrapposizione a tutti i costi non è nel nostro programma: il mio auspicio è che l’attuale classe dirigenza porti a termine le riforme, non nell’interesse della Juventus, ma di tutto il calcio italiano». «Per tre anni almeno sarò concentrato sullo sviluppo della Juventus e sull’Eca. Dopodiché una carriera politica non mi interessa perché sto bene dove sono. Opero all’interno di queste strutture al fine del mio lavoro». «Se credo che le riforme possano essere fatte davvero entro l’anno? Ormai la denuncia dei problemi del calcio è una liturgia fastidiosa da quattro anni a questa parte. In questa fase avendo frequentato Tavecchio più spesso le volontà ci sono tutte. ora dobbiamo capire se tutte le parti sono d’accordo nelle riforme. Essendo un anno che porterà all’elezione dei nuovi vertici federali, quelli in carica vorranno dimostrare di essere rieletti per merito: questo deve fare la differenza».

16.05 PARLA NEDVED

Nedved: «Ringrazio presidente e società perché posso lavorare in uno dei più grandi club al mondo. Sento forte la responsabilità, ringrazio il mondo Juve. Ho fatto un percorso di crescita importante, tutti insieme lo abbiamo fatto: grande e positivo. Abbiamo vinto dei titoli, siamo riusciti a tornare in Europa come ci spetta, come grandissimi e ovviamente cercheremo di rimanere sui nostri passi. Io con la mia crescita personale ho potuto migliorare e capire come si gestisce una società. Finendo con il calcio giocato non è facile pensare di ricoprire ruoli importanti in una società, bisogna maturare giornalmente, capire le necessità economiche - ringrazio Mazzia che mi ha insegnato molto, così come Marotta e Paratici - ho appreso molto. Sono carico e voglio presenterarmi nelle prossime finali europee. Fino alla fine! Non so se ho superato tutti i miti juventini. E’ importante svolgere il proprio lavoro seriamente e fare le cose per bene. Questo l’ho sempre fatto e lo farò sempre. Fra me e i tifosi c’è sempre stato un affetto forte, non so perché ma mi ha sempre fatto piacere. Il messaggio è unità tra di noi, sostenendo la squadra che è completamente nuova».

16.00 PRENDE LA PAROLA AGNELLI

Prende la parole Andrea Agnelli: «Due precisazioni. Dopo una mia dichiarazione sia subito partita una critica ad personam riguardo l’inaccettabilità del 14° posto della Juventus. Chiunque lavori alla Juventus dal presidente al magazziniere deve sapere che il 14° posto è inaccettabile e chiunque sa che deve lavorare per risalire. In seconda battuta è per me un grande piacere avere Pavel Nedved di fianco a me come vicepresidente: l’enorme crescita dimostrata da Pavel come Consigliere. Crescita continua e costante come la sua carriera da calciatore: oggi è un uomo e un dirigente, una sensibilità commerciale che prima non aveva, oggi ha competenze specifiche sull’analisi di bilancio, può avere la rappresentanza della società. Pavel sa che dopo questo triennio può e potrà scegliere quale sarà il suo percorso professionale: io ho più volte indicato come ex calciatore per un ruolo internazionale come la presidenza della Repubblica Ceca o crescere all’interno della Juventus. Lascia uno speciale incarico di ausilio della rappresentanza commerciale a David Trezeguet».

15.50 NEDVED NUOVO VICEPRESIDENTE DELLA JUVE
Pavel Nedved è il nuovo vicepresidente della Juventus. Lo annuncia un comunicato stampa che segue il Consiglio d'Amministrazione appena concluso. «Il CdA ha nominato il consigliere Pavel Nedved vicepresidente», si legge nel comunicato. Nedved è consigliere da quattro anni e ha comunque un ruolo operativo in società come consulente di mercato, adesso entra ufficialmente nell'organigramma.

13.50 APPROVATO IL BILANCIO

13.46 RISPOSTA DI AGNELLI
«Non abbiamo nessun timore del ricorso di Gazzoni»

13.42 L’AZIONISTA MASCIOVECCHIO
«Alla Juventus abbiamo perso una filosofia di calcio, soprattutto ai tempi di Moggi. E invece con Boniperti abbiamo avuto 15 anni di fulgore europeo. Ci vogliono personalità forti, sulla scia dei fasti di Milan e Barcellona.



Vorrei che ci fosse più presenza della direzione nelle scelte di formazione. Chiedo anche maggiore considerazione del settore giovanile: ci vuole più coraggio nelle scelte dei giovani, come nel caso Martial-United».

13.38 L’AZIONISTA COZZOLINO
«Non deve esserci correlazione tra sponsor di maglia e Adidas, il cui contratto è sottostimato rispetto al valore della maglia. Calciopoli? Usare l'articolo 39 sarebbe come mettere il culo fuori con la giustizia sportiva, che non ci ha mai dato retta. La strada non è quella, ci prenderebbe ancora per i fondelli. Il vero errore è stato fare la preparazione estiva ai 40 gradi di Vinovo. Con carichi altissimi e l'umidità, non può andar bene. E poi andare a giocare ai 16 gradi in Svizzera. Magari tornare in giro sarebbe bello, anche per la gente».

LE CONTROREPLICHE DEGLI AZIONISTI

13.35 L’AZIONISTA MARCO BAVA
«Visto l'atteggiamento dell'attuale presidente, Mazzia potrebbe diventare il nostro nuovo presidente. E' evidente che non siamo amici. La Juventus non è il giocattolo di nessuno. Chiedo risposte»

13.20 PARLA L’AD MAZZIA
«Abbiamo difeso l'investimento dello stadio, e in maniera intelligente, riqualificando e valorizzando l'area della Continassa, traendone il giusto profitto. Ma abbiamo anche recuperato efficienza da parte nostra: accorpando sede, centro di allenamento della prima squadra e lo Stadium, saremo più vicini e uniti per lavorare insieme. E poi Vinovo sarà a completa disposizione del settore giovanile: sarà la prima casa in Italia dedicata a questo. Abbiamo proposto un progetto interessante a un pool di investitori: da 11 milioni dell'acquisto l'area è stata valorizzata a 24 milioni, di cui 12 che la Juve si è impegnata a tenerli nel fondo, mentre gli altri 12 potranno essere venduti. Abbiamo messo da parte un bel tesoretto, che magari un domani servirà per riscattare la nostra sede che diventerebbe di nostra proprietà. Non vogliamo trasformarci in un sistema immobiliare. Nell'area sorgeranno anche un hotel, una scuola internazionale e un centro comerciale innovativo dedicato a giovani e famiglie. La parte succosa dell'investimento è stata già realizzata. Avremo partecipazioni nelle aree hotel (che sarà utilizzato dalla prima squadra), food and entertainment. Ci dedicheremo alla governance e al controllo di questi asset. Il J-Medical? Non è un'operazione immobiliare, avevamo 3.500 mq di locali disponibili e abbiamo sviluppato un'iniziativa da cui ci attendiamo ricavi importanti: è un'occasione di business, non immobiliare. L'indebitamento? L'anno scorso siamo riusciti a contenerlo, all'inizio di questo abbiamo dovuto tener conto delle necessità di investimento dell'area sportiva. Quindi ci aspettiamo un indebitamento innalzato, però correlato ai ricavi: non sarà nulla di preoccupante. Stiamo lavorando sodo anche con gli sponsor regionali e internazionali, come la birra messicana Tecate. Abbiamo i canali social totalmente aperti per raccogliere idee e suggerimenti dai tifosi. Il naming dello stadio? Ad oggi Sportfive non ci ha segnalato alternative o sponsor ulteriori. Ci accontentiamo, per ora, della denominazione di Juventus Stadium».

13.05 MAROTTA RISPONDE ALLE QUESTIONI TECNICHE
«Abbiamo subito alcune decisioni forti da parte di alcuni giocatori. Tevez aveva deciso di andare via a gennaio, voleva andare via già a gennaio. Non sono oggetti, sono uomini con sentimenti e affetti. E se Tevez ci chiede cortesemente di andare via… Abbiamo cercato di ottenere il massimo di quello che il mercato può offrire, ma la volontà del giocatore è sempre predominante rispetto alla società. La pista Draxler l’avevamo abbandonata precedentemente, dopo un sondaggio con il giocatore che aveva dato una parziale disponibilità a inizio luglio, poi ha deciso per nazionalismo di restare in Germania. Noi cerchiamo di costruire sempre la squadra più forte possibile per allestire una squadra che possa competere per il massimo degli obiettivi, perché questo è il nostro dna e sempre lo sarà, potrà proseguire se la società è forte e il nostro modello è un modello vincente. I risultati di questi quattro anni sono merito di allenatori e società, perché la squadra è lo specchio della società. Noi vogliamo partecipare a tutte le competizioni per vincere, non siamo spaventati dagli avversari più ricchi. Siamo partiti in modo più difficoltoso, anche più di quanto ci aspettavamo. Si sono verificati taluni infortuni importanti…»

«Le scelte dei giocatori avvengono dopo un’attività di scouting e di confronto interno fra me, Paratici, Nedved e l’allenatore. Cerchiamo di capire quali possono essere quelli da Juventus e poi si passa al mercato. Non sempre si riesce a prendere quelli che vogliamo».

«Berardi è tutto del Sassuolo, ma con quel club abbiamo ottimi rapporti e stiamo monitorando Berardi. Non ci deve essere preoccupazione per i giovani in circolazioni».

«Cuadrado non ha nessun diritto di riscatto, ma il giocatore si sta inserendo in modo positivo, ha manifestato già oggi di proseguire l’esperienza anche nelle prossime stagioni, vedremo con il Chelsea che cosa faremo».

«Hernanes: prima di tutto, Allegri non ha mai esplicitato la richiesta del trequartista. Nel calcio moderno il compito dell’allenatore è valorizzare la rosa a disposizione. Anche se nel suo modo di giocare può esserci quel profilo. Abbiamo concluso Hernanes in extremis, non era una prima scelta, ma per costruire la rosa: operazione congrua, non dimentichiamoci che ha generato una minusvalenza nell’INter, cioè l’abbiamo pagato meno di quanto valeva a bilancio. Non abbiamo mai pensato di portare a casa un fenomeno, ma può fare comodo nell’economia della squadra».

«Gabbiadini: noi monitoriamo tutti i giocatori giovani che ci sono in Italia. Quando Gabbiadini ha fatto dei discreti campionati nell’Atalanta avevamo preso la metà di quel giocatore. A gennaio avevamo deciso di generare una leggera plusvalenza: vantaggi dal punto di vista economico. Abbiamo fatto delle scelte, credo che il tempo sia l’unico arbitro. Zaza-Gabbiadini è una partita che si risolverà tra qualche anno».

 

12.50 AGNELLI RISPONDE ALLE DOMANDE RIVOLTE A LUI JUVENTINTA’ E CALCIOPOLI

«La vostra juventinità e il vostro amore mi fa piacere. E comunque non me lo deve spiegare nessuno cosa vuole dire amare la Juventus. Sulla situazione di Calciopoli… Iniziamo dalla valutazione degli eventi che sono emersi nel recente passato sono gli atti e sono con noi in società. Non riteniamo che il quadro entro il quale operiamo non ci permetta di trarre conclusioni diverse da quelle di sempre. L’articolo 39 non va in prescrizione esiste. Sul piano penale si è chiuso il processo, sono in corso due azioni presso il Tar e presso la Corte d’Appello di Roma l’impugnazione della decisione di non decidere sullo scudetto 2006. Gazzoni ha chiesto 30 milioni, non 100. Comunque siano il ricorso è arrivato, faremo tutte le valutazioni del caso e se dovrà essere fatto un accantonamento lo faremo, ma il prossimo anno. I mancati accantonamenti in Figc sono problemi loro, dovete chiedere a loro: valutazioni fatte da loro».

SPONSOR

«Molti di voi hanno fatto riferimento all’aumento dei ricavi. C’è un trend importante di crescita ed è differenziato. Il valore delle sponsorizzazioni riflette il momento in cui vengono siglati: se passiamo da un 13 a 17, dobbiamo tornare a quel momento. Strategicamente la nostra scelta è stata quella di allineare la durata del main sponsor Jeep con quello tecnico, ecco perché di sei anni. Non è detto che non si rinnovi prima il contratto e non si rivedano le cifra prima del 2021».

TESSERE MEMBER

«Siamo consapevoli delle difficoltà. Possiamo migliorare, ma è anche la dimensione della nostra tifoseria che allunga i tempi». «Tema Calvo. Francesco ha contribuito a creare la struttura commerciale in questi anni: nel recente ha accettato di raccogliere una analoga sfida nel Barcellona. Visto che ci sono quattro persone che lavoravano sotto di lui di grande professionalità abbiamo deciso di non sostituirlo. Eventuali buonuscite? Lette su organi di informazioni non proprio primari. Beh, sono fantasia: c’è stata una risoluzione con accordi di riservatezza nel liberare la figura di Francesco» «Organizzazione della trasferta a Berlino: mi è capitato prima e dopo di incontrare molta gente per strade. E’ difficile accontentare tutti… La disponibilità di biglietti era di 17mila e richieste superiori. Avremmo scontentato molti comunque… Siamo rimasti molto insoddisfatti della esecuzione dell’organizzazione, siamo perfettamente consapevoli dei disservizi, mi è successo in passato di scusarmi, mi scuso con voi in qualità di tifosi per un servizio non all’altezza. Abbiamo sbagliato, abbiamo cambiato fornitore, speriamo di migliorarci in futuro». Mercato, modulo, formazione, eccetera: tutti noi abbiamo delle opinioni e non trovo mai un comune denominatore. Quello che possono dire è che le decisioni tecniche sono in capo a Marotta e all’allenatore. Quindi questa è la nostra scelta. L’alternativa - lo dico come battuta - perché non abbiamo idee omogenee: assumiamo Mannahimer e facciamo un sondaggio ogni volta che dobbiamo prendere una decisione di mercato o formazione».

12.45 SI SONO CHIUSI GLI INTERVENTI ORA LE RISPOSTE DEI DIRIGENTI

12.44 L’AZIONISTA GUIDO MARCHELLO: BISOGNAVA IMPORCI CON TEVEZ!
«Il caso Tevez: i contratti sono impegni bilaterali. Da una parte i soldi, dall’altra le prestazioni. Se lasciamo i giocatori decidere se giocare o no per una società, tanto vale non firmare quei contratti. Io vorrei una società che prende Tevez e gli dice: tu rimani qua a giocare! Oppure stai fermo. Il presidente del Boca continua a ringraziarci per quello che gli abbiamo regalato! Noi siamo la Juventus, dovevamo imporci con Tevez. Spero almeno che ci siano delle clausole per evitare la cessione di Tevez da parte del Boca che sarebbe la beffa oltre al danno. Era il caso di smantellare la squadra dopo quattro scudetti? Ce l’hanno chiesto in Federazione di non vincere più? Io nonni ero stancato di vincere… Si poteva tenere Pirlo per almeno un altro anno. Se sommiamo Mandzukic, Zaza e Hernanes facciamo i soldi per un top player. Invece Mandzukic l’abbiamo preso solo per calmare la piazza dopo la cessione di Tevez. Mandzukic è un pivot che non serve a niente, fa le cose che faceva Llorente che abbiamo regalato al Siviglia. Era meglio cedere Pogba e tenerci Vidal. Perché speso così tanto per Dybala?».

12.39 L’AZIONISTA BERTOLINI: NUOVE FORME DI GUADAGNO
«Naming rights dello Stadium? A che punto siamo? SportFive ha già pagato, ma mi risulta che comunque una percentuale dell’eventuale sponsorizzazione entrerebbero nelle nostre casse. Vorrei capire inoltre cosa darà la gestione degli sponsor tecnici. E vorrei sapere a che punto sono gli sponsor regionali. Che filo logico c’è a mandare la mascotte al Colombus Day o aprire un ristorante in Giappone? Perché non fate un incubatoio di idee per iniziative di business con la partecipazione del proponente? Perché non quotate negli Stati Uniti? E perché non spostate la sede all’estero? Marotta: non aspetti l’ultimo minuto e le prese per i fondelli dei tedeschi!».

12.30 L’AZIONISTA PAOLO AICARDI: PERCHE’ NON IL J-OSPIZIO?
(Associazione piccoli azionisti) «Abbiamo tutto dal J-Stadium, J-Museum ora anche J-MeDical, manca un J-Ospizio così il percorso è completo: dalla nascita a… Vorrei sapere da Mazzia quanti ricavi arriveranno da queste verve immobiliare».

12.09 L’AZIONISTA GINO GAMBACORTI PASSERINI: TROPPO ODIO INTORNO ALLA JUVE
«Ci dia aggiornamenti sulla causa Calciopoli: sulle richieste danni e sulla richiesta di revisione del processo sportivo ex art. 39. E’ inevitabile che i nostri bambini crescano in un clima d’odio nei confronti della Juventus, quei bisognosi di odio hanno bisogno di noi, parlano ancora di moviole… Dobbiamo essere sempre migliori per farci odiare di più: ne hanno bisogno gli altri. C’è una squadra di calcio in cui educano i ragazzi a disprezzare la Juventus. In occasione di una partita di Primavera il loro allenatore ha detto: non stringete nemmeno la mano a loro, che non siamo come loro. Perché chiede le seconde squadre? Quale società, a parte la nostra, possa essere così organizzata per gestire una seconda squadra? Come pensa che le diano ragione… piuttosto acquistiamo una squadra all’estero».

12.10 INDEPENDENT IDEAS: LA CAMPAGNA JUVE E’ COSTATA 20 MILA EURO

L’intervento di Belviso propone inesattezze. Independent Ideas è agenzia quadro di Juventus e con questo ruolo mette in campo numerose iniziative e progetti di comunicazione, da circa tre anni. Tra queste le campagne creative relative alle gare di campionato e della Champions Leagues, le attività Below The Line, lo sviluppo del marchio J dal J-Museum in avanti. Nello specifico, per rispondere a quanto erroneamente comunicato, la campagna abbonamenti per la stagione 2015/2016 è costata circa 20 mila euro tra produzione e creatività.

12.05 L’AZIONISTA ROCCA: LOTTATE PER CALCIOPOLI O VI FACCIAMO CAUSA
Rocca continua l’intervento di Giùlemani: «Sull’argomento Calciopoli, mi preme sottolineare che nei bilanci Figc non ci sono accantonamenti: o è un gesto di irresponsabilità che nulla abbiano da temere dal ricorso al Tar che noi abbiamo sempre visto come fumo negli occhi. Se la Juventus non cambia direzione con energia nella vicenda Calciopoli, ci vedremo costretti a citare in giudizio la società per danni morali ed economici per dare un impulso. Se diversamente registreremo un cambio di direzione verso il recupero di ciò che ci è stato tolto, ritireremo la causa»

12.05 GRAZIANO SPINELLI: TRASFERTA A BERLINO VERGOGNOSA
«Pessima l’organizzazione di Berlino. Vergognosa sotto molti punti di vista. L’ho vissuta sulla mia pelle e sentire dire: “basta non ne voglio più sapere” è doloroso. È stata vessatoria… Auspico che non si ripeta. Macchiare così il nome e l’aspetto della Juventus proprio nei confronti dei propri tifosi non va bene. Rimanendo in campo di qualche reclamo: perché c’è la necessità di tempi biblici per riceve la tessera Member? Perché?».

12.02 PAOLO BATTESINI: È SCADUTO IL TERMINE DELL’ARTICOLO 39?
«Farsopoli: la Juventus nel silenzio più totale avrebbe lasciato scadere i termini per l’articolo 39. Chiedo al presidente se è vero tutto questo? Quei due scudetti sono figli nostri, rapiti da piccoli e portati in posti dove non vogliono stare e stanno male non solo perché rapiti perché pensano i genitori si siano dimenticati di loro. Non dobbiamo permettere di dimenticare, non dobbiamo smettere di combattere. Presidente ci regali la vittoria più bella».

11.56 TOMAS MASCIOVECCHIO: BERLINO PREPARATA MALE
«Vorrei parlare di Berlino: il nostro allenatore ha detto che certe partite si preparano da sole. Vorrei sapere quali sono le partite che meritano di essere preparate meglio? Ci sono stati errori di formazione ed errori nella partita che denotano una scarsa preparazione tecnica della partita… La dieci a Pogba? Sono contrario, non mi sembra un fenomeno e soprattutto mi sembra solo un’esigenza dello sponsor. Per vincere la Coppa dei Campioni ci vogliono giocatori veloci e tecnici in attacco. Noi da Trezeguet in poi mettiamo in attacco giocatori che non sono tecnici. Zaza e Mandzukic cos’hanno di tecnico? Tre o quattro trequartisti».
 

11.53 L’AZIONISTA GRAZIANO CAMPI: LO SCUDETTO DELL’INTER AL TRIBUNALE FALLIMENTARE…
«Volevo dire che Andrea Agnelli è il mio presidente, ne sono orgoglioso al di là di chi ne parla male. Spero che su Calciopoli non si torni indietro, si torni a chiedere ciò che è nostro, anche se per rivedere lo scudetto dell’Inter passeremo dal tribunale fallimentare di Milano… (risate e applausi). Caso Infront: cosa incide per la Juventus? A Marotta: non si sono pagati troppo procuratori e intermediari? Come si pone la Juventus sulla questione dei fondi? Il settore giovanile non riesce a produrre talenti: ma abbiamo troppi giovani, non è da cambiare la strategia? Cuadrado: è vero che lo riscattiamo a 22 milioni? Proviamo a tirare giù un po’ il prezzo… Rinnovi: se ci sono novità sui giocatori in scadenza di contratto?»

11.52 L’AZIONISTA ALBERTO GOTTA: A CHE PUNTO CALCIOPOLI?
«Volevo chiedere a che punto è il processo per Calciopoli?»

11.47 L’AZIONISTA MARCO BAVA: QUANTO CI COSTA L’ADDIO DI CALVO?
Interviene l’azionista Marco Bava, storico personaggio delle assemblee Fiat e Juventus, da sempre molto critico nei confronti della famiglia Agnelli. Come “da tradizione” Andrea Agnelli abbandona l’assemblea. I suoi interventi sono sempre piuttosto vivaci: «Vorrei sapere di più sulla situazione Gazzoni. Abbiamo ricavi troppo bassi da sponsorizzazioni. Oltretutto il dottor Calvo che si occupava del settore commerciale che ha lasciato la società: vorrei sapere quanto ci è costata l’uscita di Calvo? Oltretutto sui giornali sono apparse notizie sulla vita personale di Agnelli e Calvo… Ed è apparso sui giornali un ultimatum di John Elkann: o risolvi le tue questioni personali o esci dalla Juventus. Volevo sapere la risposta di Agnelli, anche se ha abbandonato l’assemblea».

11.20 MAZZIA PRESENTA IL BILANCIO
Per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2015 fatturato a 348 milioni di euro, utile d'esercizio 2,3 milioni di euro. L’amministratore delegato del settore finanziario presenta anche il progetto Continassa e illustra il progetto della nuova sede

PRESENTATO LO J-VILLAGE

VIDEO: ECCO COME SARA' LO J-VILLAGE

FOTO: LE IMMAGINI DEL J-VILLAGE

10.33 è iniziata l'assemblea. Sta parlando Andrea Agnelli che ha già sviluppati temi "politici" ribadendo al necessità di «profondo cambiamento della governance del calcio a livello nazionale e mondiale». Ha poi bacchettato l'avvocato della Figc Medugno che aveva minacciato una causa per danni nei confronti della Juventus: «Non ho visto nel bilancio della Federazione gli accantonamenti di cui parla». «Dagli ultimi eventi accaduti dopo la mia lettera agli azionisti emerge l'enorme bisogno di un cambiamento della governance del calcio a livello nazionale ed internazionale che permetta al mondo del calcio di riacquisire la centralità verso tutti gli stakeholder e soprattutto verso i tifosi».

AGNELLI, LETTERA AGLI AZIONISTI

 

 

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