Evra: «Ritiro punitivo? Meritato. Serve rispetto per la maglia!»

L’esterno francese chiama a raccolta i suoi compagni di squadra in vista del derby: «Sabato serve l’atteggiamento giusto»

TORINO – Ieri sera non è in campo nella debacle contro il Sassuolo, ma Evra si dice comunque arrabbiato per la sconfitta. L’esterno francese, intervistato da Sky Sport, non si nasconde e analizza il momento della Juventus: «Non mi piacciono le squadre jo-jo, che vincono, poi perdono, poi rivincono... Questa non è la Juve. Quando giochi per questa squadra si deve sempre credere di poter vincere il campionato tutti gli anni. Questo ovviamente non è il momento di parlarne, ma io ogni mattina, quando mi alzo, mi dico che potrei avere la fortuna di vincere il quinto scudetto consecutivo. In questo momento invece stiamo buttando via questa opportunità storica. Un messaggio ai compagni? Rispettiamo questa maglia. Nel primo tempo contro il Sassuolo non l'abbiamo fatto».

IL RITIRO – Da ieri sera tutti in ritiro. Evra, con la sua esperienza, sa bene che potrebbe essere la soluzione giusta: «Forse certi giocatori non sono coscienti della situazione ed ecco perché siamo in ritiro. Lo abbiamo meritato. Certo, il ritiro non fa piacere, perché tutti abbiamo delle famiglie, ma ci sono cose più importanti: se il mister e la società ritengono che questo possa aiutare a far capire che quando si gioca per la Juventus si deve avere un grande senso di responsabilità, allora è giusto andare in ritiro».

CAMBIAMENTI – La Juventus, come sottolineato anche da Buffon, sembra aver avuto un’involuzione rispetto al match contro l’Atalanta e Evra lo sa: «Non sono un mago, non so spiegarmelo – risponde Evra - Forse è più facile parlare non avendo giocato, ma come ha detto Gigi quella di ieri non era la vera Juve, perché non si può passare da una prestazione come quella contro l'Atalanta al primo tempo di Reggio Emilia».

IL DERBY – Il francese tornerà in campo nel derby di sabato sera e dovrà fronteggiare Bruno Peres, autore di un gran gol l’anno scorso: «Gli faccio ancora i complimenti per il gol segnato - sottolinea Evra - Ricordo bene quella partita: era la mia prima dopo 50 giorni di stop. Seguii Bruno Peres, poi lo lasciai perché pensavo che lo prendesse in consegna Arturo (Vidal N.d.R), cosa che non accadde. Sabato però non sarà lo stesso Evra dello scorso anno. Ora posso accelerare anch'io. So che è un Derby e che per i tifosi del Toro battere la Juve vale quanto vincere un campionato. Questa non è la mia filosofia. Io voglio vincere e posso solo dire che sabato l'atteggiamento della squadra sarà quello giusto».

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