Khedira, altro stop. E’ maledizione Juventus

Non era al top e s’è fermato dopo appena 10’. Guai ai flessori, salta Champions ed Empoli

TORINO - Centrocampisti che entrano e altri che escono. A tornare è stato Marchisio e a uscire, tanto per cambiare, Khedira. Ma cominciamo dal Principino. Si vede quando c'è e si rimpiange quando non c'è. Marchisio è tornato nel derby, dopo l'influenza che gli ha impedito di scendere in campo a Reggio Emilia contro il Sassuolo, e la squadra è andata un po' meglio. Non è stata una Juve travolgente, ovvio, ma almeno è tornata a vincere e a sperare di rifarsi sotto in campionato. Almeno sperare non costa niente. E con il Principino ci sono delle possibilità in più. Ieri ha dato ordine alla squadra e soprattutto i compagni avevano un punto di riferimento. Ma, come detto prima, la Juve non è riuscita a giocare come dovrebbe. Contratta, legnosa, prevedibile. In compenso, ha avuto tanto cuore. Eppoi, inutile nasconderlo, è tanto sfortunata sotto l'aspetto degli infortuni. Adesso ha di nuovo perso Khedira, contro l'Atalanta si erano fatti male Pereyra e Asamoah, che erano appena rientrati. A Sassuolo lo stesso Marchisio non aveva giocato per via di un attacco influenzale. Maledizione centrocampo, dunque.

JUVE-TORO: RIVIVI IL MATCH

IL TEDESCO - Di nuovo Khedira, dicevamo. Un'assenza pesante in vista della partita di martedì di Champions League in Germania contro il Borussia Moenchengladbach Non stava benissimo alla vigilia del derby, ma ha voluto lo stesso scendere in campo. Problema al flessore, difficile recuperarlo per il Borussia, forse neppure per Empoli. Oggi ne sapremo di più. La sua è una stagione piena di guai. Sono stati più gli infortuni che i minuti giocati. Tutto comincia il 25 luglio, qualche giorno dopo l'inizio del ritiro. Semplice sovraccarico muscolare ma quel tanto che basta per saltare l'amichevole contro il Borussia Dortmund a San Gallo. Ma è solo l'inizio: il primo di agosto, dopo venti minuti dell'amichevole contro l'Olympique Marsiglia, si tocca la coscia ed esce dal terreno di gioco. Gli esami evidenziano una lesione miotendinea di secondo grado del bicipide femorale della coscia destra. Due mesi di stop. Pensare che la Juve aveva puntato forte su di lui. Domenica 27 settembre torna ad allenarsi in gruppo e il 30 gioca dal primo minuto allo Stadium contro il Siviglia in Champions League. Gioca bene. Si rende utile. La Juve cresce e vince. Con lui tutto è più facile, si vede che ha qualità. I compagni gli consegnano spesso il pallone e lui costruisce gioco. Protagonista nelle altre partite di campionato. Non gioca a Sassuolo perché dopo quattro match di fila Massimiliano Allegri decide di concedergli un turno di riposo. Rientra nel derby e si ferma dopo una decina di minuti. Si tocca la gamba, chiede il cambio. Allegri rivela che non era al massimo, ma che insieme avevano deciso di rischiare. E' andata male. Soltanto oggi si conosceranno i tempi di recupero. Però è doverosa una considerazione: perché si ferma sempre? Probabilmente, dopo l'ennesimo recupero, dovrà essere gestito con il contagocce.

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