Juventus, il peso di Evra mette in crisi Alex Sandro

Allegri ha consolidato  le gerarchie: il francese  è meno offensivo  del compagno, però fa valere una maggiore esperienza

TORINO - All’anagrafe sono divisi da dieci anni, anche se nelle gerarchie di Massimiliano Allegri è previsto il sorpasso del più giovane, prima o poi. Per ora, tuttavia, il tecnico livornese non sembra avere alcuna intenzione di derogare a una certezza consolidatasi con il tempo: Patrice Evra era, è e resterà il titolare della fascia sinistra della Juventus; Alex Sandro rappresenta il futuro, per il presente prego ripassare. E così dovrebbe essere anche a Moenchengladbach dove il nazionale transalpino è pronto a onorare la presenza numero 46 con la maglia bianconera.

BORUSSIA M'GLADBACH-JUVENTUS, SEGUI LA SFIDA LIVE

CHAMPIONS, CUADRADO PER IL BIS

Per il brasiliano gli spazi si restringono e l’assist servito a Juan Cuadrado nel recupero del derby è un’ulteriore conferma della bontà dell’investimento sostenuto dal club di Andrea Agnelli: 20 milioni più 6 di bonus. Questa è la convinzione dominante nelle segrete stanze di corso Galileo Ferraris: l’ex Porto è l’uomo sul quale costruire la caccia ai trofei in prospettiva, l’ex Manchester United è la vera sicurezza. In termini di resa sul campo - nonostante contro il Toro non abbia impressionato più di tanto - ma anche nello spogliatoio.

CARISMA - Già, è nel ruolo di leader della truppa che Evra emerge, rispetto al compagno. Una posizione di privilegio, del tutto meritata da parte di colui che, non più tardi delle ore immediatamente successive al crac con il Sassuolo, aveva tuonato: «Può darsi che alcuni calciatori non abbiano la piena consapevolezza della situazione. Devi essere molto responsabile quando giochi per la Juve. Non mi piacciono le squadre che fanno lo jo-jo: vincono e dopo perdono. La vera Juve non è questa. Quando giochi per la Juve, devi credere sempre di poter vincere lo scudetto. Questa maglia va rispettata». Parole forti, peraltro pronunciate a seguito di uno dei tanti ko subiti dai campioni d’Italia: dopo la sconfitta di Napoli, per esempio, ancora Evra aveva dato un assaggio della propria rabbia. E la voce del francese avrà fatto tremare anche le stanze del quartier generale di Vinovo, tanto più nelle ore di ritiro pre-derby. Alex Sandro, rispetto al compagno, può vantare una minore esperienza del mondo Juventus, ma anche del contesto Champions. Vero, nella scorsa edizione della più prestigiosa competizione europea il sudamericano è stato il miglior intercettatore di palloni fra le big di Coppa (39), però il processo di crescita in un ambiente per lui nuovo va compiuto per gradi. Il peso di Evra, fra campo e spogliatoio, è innegabile. Ma quella del transalpino è una leadership conclamata. Non sarà un caso che Sir Alex Ferguson, secondo quanto dichiarato dal terzino al Sunday Times, gli abbia detto di persona: «Soltanto due giocatori potranno diventare grandi manager: Ryan Giggs e tu. Patrice, sai parlare alle persone. Capisci di calcio, hai carisma e sai trasmettere la sua passione alla squadra. La tattica viene dopo».

Leggi l'articolo completo su Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...