Saponara, un assist per stuzzicare la Juventus

Il trequartista era "sotto esame" per il prossimo mercato

TORINO - Il dilemma, che non toglie il sonno però incuriosisce i tifosi bianconeri, non si è risolto in 90 minuti. Riccardo Saponara vale o meno la Juventus? Al trequartista di Forlì servirà disputare una stagione da urlo, però i primi segnali sono oltremodo confortanti: quattro gol segnati in dieci partite stagionali illuminano il percorso di un 23enne scartato dal Milan in fretta e che vede l'Empoli come il futuro trampolino dal quale spiccare il volo. Non è dato a sapersi se in corso Galileo Ferraris siano innamorati pazzi del ragazzo, certamente molto gradito agli uomini mercato bianconeri. E la prova di ieri è stata superata: Beppe Marotta e Fabio Paratici sono usciti dal Castellani con il volto soddisfatto.


FUTURO IN UNA BIG - L'amministratore delegato ha preferito parlare di altro («L'armonia alla Juventus non è mai mancata e una seconda vittoria di fila ci dà un grande aiuto»), anche perché il momento vissuto dai campioni d'Italia pone qualsiasi altra tematica in secondo piano. Però quel fantasista abile a giocare tra le linee, sorreggendo la manovra di sfondamento della coppia Maccarone-Pucciarelli, non è dispiaciuto. Archiviato il gol di furbizia che ha steso il Palermo, il romagnolo ha cercato la giocata magica. In ordine sparso: un colpo di tacco sul quale l'intervento di Mandzukic si è rivelato determinante, una verticalizzazione da manuale per Maccarone poi murato da Buffon in uscita bassa e con l'ex rossonero a un passo dal gol, un tiro respinto da Bonucci. La stoffa c'è tutta, l'adattabilità alle pressioni ben differenti in un top club rispetto a quelle tipiche di una squadra di provincia necessiterebbe di più verifiche. «Saponara può tornare in una grande squadra - dice di lui il tecnico Marco Giampaolo -, Empoli può essere la consacrazione finale che lo proietterà in un contesto di livello internazionale. Ha le potenzialità per riuscirci, non gli mancano le qualità per farlo». E Maccarone, legato al compagno da un feeling speciale: «Riccardo diventerà un campione, ha grandi numeri e non capisco come mai non sia stato preso prima, o perché a Milano abbia giocato poco. Forse ha pagato i problemi di quel Milan (soltanto 8 presenze e nessun gol in una stagione e mezza, con Pippo Inzaghi che l'ha sfruttato pochissimo e l'ha pure incrociato in settimana durante la recente visita a Empoli, ndi). Da quando è tornato, ha fatto grandi cose. Certo, per noi non è una sorpresa: lo conoscevamo già e lui ha confermato ancora una volta di saper fare la differenza, soprattutto con le grandi squadre. Salta l'uomo con grande facilità: la fortuna è che ce l'abbiamo noi».

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