Serie A Juventus, aria di ultimatum per Allegri: «O terzi, o...»

Marotta: «Tecnico sotto esame? La qualificazione alla prossima Champions è l’obiettivo minimo: altrimenti sarebbe un vero fallimento per noi»

TORINO - Fulmine a ciel sereno. Proprio ora che le cose, per Massimiliano Allegri, parevano volgersi al meglio (quantomeno rispetto al nefasto avvio di stagione, in campionato), giunge una inaspettata punzecchiatura, un diktat, quasi un "memento mori", da parte della società. Società che, forse paradossalmente, finché le cose andavano male s’era sempre schierata apertamente in difesa del proprio allenatore e che invece, appena archiviata la seconda vittoria di fila in campionato (trattasi di inedito, in questa stagione) decide di battere il tempo all’allenatore. Sottolineando obiettivi minimi da raggiungere e lasciando intendere che la finale di Champions League raggiunta lo scorso anno non rappresenta un jolly sufficientemente grande da giustificare un crollo, quest’anno. Pena: l’allontanamento.

E non ci si appelli ad alibi tipo rivoluzione di mercato e/o partenze eccellenti dei vari Carlitos Tevez, Andrea Pirlo, Arturo Vidal. L’amministratore delegato Beppe Marotta è stato chiaro e si è espresso urbi et orbi: «Qualora non vincesse, Allegri rischierebbe il posto? Una società come la nostra deve rispettare quello che è un piano, anche industriale, e dunque arrivare sicuramente nei primi tre, quindi almeno qualificarsi per la Champions League. Non riuscire a farlo, rappresenterebbe sicuramente una grande sconfitta». E ancora: «Quindi la conquista di un posto in Champions salvaguarderebbe l’allenatore? E’ l’obiettivo minimo che dobbiamo raggiungere».

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