Stefano Lanzo
Fabio Riva
TORINO - Insomma, Allegri obbligato alla risalita repentina. Ma questa fantomatica rimonta bianconera è davvero possibile oppure l’ottimismo e le speranze di rientro in carreggiata che hanno nuovamente fatto capolino dopo la vittoria di domenica a Empoli vanno archiviati soltanto come sussulti figli della soddisfazione per la seconda vittoria di fila in campionato? Urge, in tal senso, una riflessione pacata, oggettiva, ragionata. Improntata su numeri e calendari, su dati empirici. E non soltanto su motti all’insegna del non molliamo mai... Anche perché il distacco dalla vetta non è esattamente irrisorio e, peggio ancora, le squadre che si frappongono tra la Juventus e le due capolista Fiorentina e Inter sono diverse. Eliminare preventivamente i bianconeri dalla lotta appare un esercizio più scaramantico che pratico: la rincorsa, per quanto in ripida salita, non è archiviabile alla voce “missioni impossibili”. Si può fare, ma è adesso che i ragazzi di Max Allegri devono cambiare marcia e dare l’accelerata decisiva. All’interno dello spogliatoio e anche pubblicamente giocatori, staff tecnico e dirigenti ripetono: «I conti li faremo a Natale». Giusto, ma è utile valutare un’ipotetica tabella di marcia che possa condurre la Juventus a ridosso delle primissime posizioni al termine del prossimo ciclo di ferro di cinque partite.
