Juventus: Allegri-Morata, ora fate la pace

Stagione nel vivo: le liti fra il tecnico e l'attaccante non servono alla Juve

TORINO - Non è tutta colpa di un paio di calzini sbagliati: sarebbe il colmo per due professionisti. Però il fatto che Massimiliano Allegri e Alvaro Morata non siano propriamente in buonissimi rapporti appare indiscutibile. Questione di punti di vista divergenti, legati in particolare a problemi di natura tattica. Fare l’attaccante esterno “alla Lavezzi”, o “alla Pereyra” quando l’argentino era in forma, allo spagnolo non piace. Soprattutto se gli manca la spalla considerata ideale: la scorsa stagione, in fondo, l’ex Real Madrid era solito partire dall’out sinistro dove si scatenava in progressione e Carlitos Tevez ne accompagnava l’ascesa: altri tempi. Questo Morata, non quello, gioca lontano dalla porta e ci resta male. Ma ora fate la pace, se potete.

LA MODA E' UN'ALTRA COSA - a moda è un’altra cosa Alvaro non gioca titolare dall’8 novembre a Empoli. Nei tre match successivi ha raccolto le briciole: compresi i recuperi, fanno 12 minuti contro il Milan, 39 con il Manchester City, 26 a Palermo. E sostituendo sempre il migliore in campo, da Paulo Dybala al mostruoso Mario Mandzukic degli ultimi giorni. A proposito della Champions e degli inglesi, le immagini e l’audio parlano chiari: il madrileno entra al 10’ della ripresa al posto del croato e non fa in tempo a “mangiarsi” un gol che l’allenatore lo prende da parte e gli urla: «Non mi interessa se sbagli un gol, devi giocare a testa alta altrimenti ti tolgo dal campo». Minaccia seria, quella di Allegri, abile un anno fa a centellinare le presenze dell’iberico inserendolo gradualmente nei meccanismi di squadra e ottenendo in cambio un rendimento da sballo sino al termine della stagione, con 5 gol consecutivi nella competizione più lustrinata d’Europa. E i calzini? Un mese fa, a Moenchengladbach d’un tratto la punta si accovaccia davanti alla panchina juventina: via i calzettoni fucsia indossati sopra il rosa che fa pendant con la casacca e cambio effettuato in corsa. Allegri non ci vede più dalla rabbia: «Bisogna crescere, non si può stare tre minuti fuori perché un giocatore deve cambiarsi i calzini. Il regolamento dice che la divisa deve essere uniforme e non si possono mettere i calzini di un colore diverso: non è una sfilata di moda, porca miseria... Bisogna che questi ragazzi comincino a capire certe cose!». Già, ma ora fate la pace.

CI VUOLE PAZIENZA - Morata non fa gol dal 4 ottobre, contro il Bologna. Gli emiliani hanno incassato l’unica rete dello spagnolo in campionato, le altre due le ha riservate alla Champions. Si dice che il ragazzo sia poco tranquillo, mentre per Allegri vale il ritornello: «Nelle grandi squadre anche i grandi giocatori possono stare fuori». E la società da che parte sta? Leggete Beppe Marotta: «Le scelte di Allegri sono ponderate e condivisibili. Nessuno può discutere sul valore del calciatore: le competizioni sono tante, bisogna solo avere pazienza». Ok, però adesso fate la pace. Per il bene della Juventus, a caccia di un’impresa che avrebbe del miracoloso in campionato e con la Coppa che sarebbe un sogno raggiungibile: se non partecipassero Barcellona e Bayern...

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