Juventus, Cuadrado-Neto le illusioni viola(te)

La Fiorentina ritrova due ex che nella Juve sono finiti ai margini

TORINO - Difficile che gli scappi una lacrimuccia, da sudamericano “testimonial” della cumbia, contagiosa danza popolare colombiana. Juan Cuadrado, domenica sera, si troverà di fronte quella Fiorentina che fu sua per due stagioni e mezza: 26 gol segnati in 106 partite, con tanto entusiasmo a corredo di un biennio in cui la sua fantasia, la sua voglia di “ballare calcio” ha letteralmente contagiato la piazza viola. Il caso (impersonato dal tecnico Massimiliano Allegri) ha deciso che il 27enne arrivi all’appuntamento nella condizione meno invidiata di questo mondo, quella del panchinaro di lusso. Un ruolo che evidentemente non gli si addice, una situazione che al diretto interessato piacerebbe ribaltare in un amen, se non fosse che questa Juventus, giunta al bivio tattico, ha imboccato il 3-5-2. Lo spazio è sempre più ridotto, in prospettiva.

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LA COMPARSA - Non è costato nulla Norberto Murara Neto che a 26 anni ha detto addio a Firenze perché convinto di avere spazio in bianconero e riprendersi così anche la maglia della nazionale brasiliana (dove Alisson lo insidia, tanto che il club bianconero lo sta seguendo). Si è dovuto accontentare di un’unica presenza contro il Frosinone: storico 1-1 allo Stadium, l’ex viola c’era. Poi soltanto panchine, in vista di una doppia sfida a suo modo speciale. Domenica il duello con la Fiorentina, abbandonata in estate per fare il vice-Buffon: sostanzialmente scaldare la panca. E mercoledì il derby con il Toro in Coppa Italia: sarà titolare, a meno di esclusioni impreviste. Stagione dura per Neto e Cuadrado: da ex viola stimati e apprezzati a juventini finiti ai margini. Non sembra un caso che sul web ci si chieda se non sia cosa buona e giusta tornare, ogni tanto, al 4-3-3...

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