TORINO - Ezequiel Lavezzi rimane lì, sullo sfondo, come alternativa di lusso ai titolarissimi dell’attacco juventino: può decollare per gennaio solo se l’argentino si libererà dal Paris SaintGermain senza esborsi dalle casse di corso Galileo Ferraris, anche perché fra le due società i rapporti restano freddini (a giugno, invece, la storia può cambiare). Ma è a centrocampo che la coperta bianconera si fa sempre più corta: Claudio Marchisio e Paul Pogba giocano, ma Sami Khedira va gestito e non può essere sempre Stefano Sturaro a fare da tappabuchi. Ecco perché, in attesa di un Lemina finalmente abile al 100% e di un Asamoah parente più stretto della freccia ghanese di un tempo, i campioni d’Italia vanno a caccia di un nome forte per la linea di mezzo. Non è più una mera questione di opportunità di mercato da cogliere al volo, bensì di un bisogno impellente.
TURCO O TEDESCO? - Ma il colpaccio vero, quello che lusingherebbe la piazza juventina abbattuta dal fresco esito del sorteggio degli ottavi di Champions, si chiama Ilkay Gundogan. E tutto lascia pensare che i vertici bianconeri, dopo aver sondato più volte la pista, preparino un’offerta economicamente importante da recapitare al Borussia Dortmund. Affrontare il Bayern Monaco con il 25enne nazionale tedesco (di origini turche) nel motore infonderebbe ulteriore coraggio e autostima in un gruppo che non intende arrestare la propria marcia europea al ricordo di Berlino. Sarebbe il vero botto Champions per i campioni d’Italia, anche se il prezzo del cartellino (nonostante la scadenza fissata nel 2017) rischia di salire vertiginosamente: dai 20-25 milioni dell’iniziale richiesta si potrebbe sfondare il muro dei 30, ora che il centrocampista è tornato un punto fermo dello scacchiere giallonero.
#Juventus #Barzagli è stato inserito nella top 11 dei gironi di @ChampionsLeague. Complimenti @andreabarzagli2! pic.twitter.com/s7hBWmaYES
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 15 Dicembre 2015
SORIANO? NON ANCORA - Raccontano che lo stesso Roberto Soriano resti sotto osservazione dei dirigenti juventini. Ma il sampdoriano (contratto fino al 2020), pur costando meno degli altri - 10 milioni di clausola - non è ritenuto un elemento già pronto per la Champions.