Serie A Juventus, «Bianconeri favoriti»: tra gufate e realtà

Dal ritornello di Sarri, ai paragoni “motoristici” di Mancini. Le rivali scudetto temono la Juve e cercano di caricarla di responsabilità
Serie A Juventus, «Bianconeri favoriti»: tra gufate e realtà

Rudi Garcia, che nella passata stagione si è esposto in prima persona sulla Roma da scudetto, è andata male: troppa presunzione e prosopopea a sostegno di una squadra che ha chiuso al secondo posto, staccata di ben 17 punti dalla Juventus, capace invece di conquistare il quarto titolo consecutivo. Sarà per la brutta figura che il tecnico francese ha rimediato, ampiamente deriso anche sul web, che quest’anno, alla parola favorito, c’è un fuggi fuggi generale. Nessun allenatore delle cinque squadre che guidano la classifica ammette ufficialmente di avere una marcia in più rispetto alle concorren-ti. O meglio, quattro tecnici indicano la Juventus come la squadra più forte e quindi ancora favorita e la grande rimonta messa in atto dai bianconeri certifica queste affermazioni. Ma dietro alle parole e alla realtà, ci sono le gufate e i sottili giochi psicologici per riuscire nell’impresa di portarsi a casa lo scudetto a dispetto di Buffon e compagni. Meglio lasciare i riflettori puntati sui bianconeri, che sono abituati a vincere e a subire pressioni, e togliere l’attenzione dalla propria squadra per coltivare il sogno scudettato quasi in incognito, il pensiero che rincorre nelle menti degli allenatori. Lo ha capito anche Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, per una settimana in vetta al campionato prima della brusca frenata in casa del Bologna dove i partenopei hanno perso malamente, dimostrando che a stare in alto si può soffrire di vertigini. «Lo scudetto? Continuo a dire che è una bestemmia perché l’anno scorso il Napoli è arrivato a 24 punti dalla Juve: pensare di colmare un gap così ampio alla prima stagione sarebbe da presuntuosi. Il secondo posto attuale non mi cambia la vita. La stagione sarà lunghissima. La Juventus? Non ho mai pensato fosse sparita, è la favorita per lo scudetto. La sconfitta dell’Inter contro la Lazio è la conferma che il campionato è equilibrato. La Juve può vincere anche dieci partite di fila, l’Inter non ancora. Ha vinto delle gare, ma deve ancora dimostrare di poter reggere questi ritmi».

Equilibrismi Mette le mani avanti il tecnico napoletano, ma non è l’unico. Anche un allenatore navigato e vincente come Roberto Mancini svicola alle provocazioni e si appella a paragoni motoristici per caricare la Juventus di responsabilità e, di conseguenza, scaricare le spalle dei suoi: «Se l’Inter è una 500, la Juventus è una Mercedes... Qual è la macchina più grande? Una station wagon». Dopo aver visto sgretolarsi il solido vantaggio, ridotto a soli tre punti, Mancini non si fida. E fa bene perché la Juventus è tornata ad essere una corazzata cinica, ha ritrovato gioco e unità d’intenti, c’è un gruppo compatto, in cui i nuovi si sono perfettamente inseriti l fianco dei senatori. Possiede poi l’abitudine per il comando che può rivelarsi preziosa nel girone di ritorno, quando errori o cali di ritmi non saranno più tollerati. Sarà per scaramanzia o perché è stato battuto allo Stadium, ma anche Paulo Sousa, tecnico della Fiorentina, teme la Juventus. «La Roma è la squadra più equilibrata. La Juventus ha ritrovato condizione e risultati, sono i più forti dal punto di vista difensivo ed hanno una grande maturità. Sanno gestire i tempi di gioco, per questo dico che è una squadra molto forte» le sue considerazioni sulla corsa scudetto che vede i bianconeri in pole position. Imparata la lezione dell’anno scorso, Garcia ha abbassato la cresta e adesso naviga a vista, preoccupato forse più dei problemi interni della sua squadra che di quello che sta succedendo all’esterno. Dopo che la Juventus ha recuperato 12 punti sui giallorossi, il francese ammette la realtà della classifica. «La Juve è sempre favorita perché ha vinto quattro scudetti, noi ci impegneremo per ribaltare i pronostici». E Allegri? Si adegua al tran tran generale. «L’Inter sta andando molto forte ed è la favorita per lo scudetto. E’ una squadra costruita bene, con un allenatore vincente». C’è da credergli o anche lui sta incrociando le dita?

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