TORINO - Il record di fatturato, che ha sfiorato i 350 milioni, e il ritorno all’utile nell’ultimo esercizio, il 2014-15, hanno segnato una svolta nel progetto di sviluppo varato da Andrea Agnelli cinque anni fa, quando è diventato presidente della Juventus. La prima fase (Stadium di proprietà, nuovi scudetti, ritorno in Champions e un appeal sempre maggiore, in grado di attirare campioni) è stata completata, adesso nuove sfide attendono il club: così come l’aver raggiunto la finale in Champions League porta con sé la volontà di rimanere stabilmente almeno nei top 8, anche da un punto di vista economico-finanziario la società bianconera vuole restare nel gotha europeo. Del resto, dopo aver ristabilito la leadership nazionale ed essersi riaffacciata prepotentemente sul palcoscenico europeo, la Juventus va all’assalto delle fab four del panorama mondiale, che viaggiano a un ritmo pazzesco visto che possono contare su oltre mezzo miliardo di ricavi. Un gap forse incolmabile quello con Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco e Barcellona, ma l’obiettivo di un fatturato da 400 milioni è nelle corde della Juventus griffata Andrea Agnelli.