Pallone d’Oro: Buffon e Conte hanno fatto benissimo a non votare. Basta con questa Fifa

Gianluigi Buffon e Antonio Conte non hanno fatto bene a boicottare il voto per il Pallone d’Oro 2015. Non mettere il campione bianconero nella lista dei migliori al mondo è stato un oltraggio
Pallone d’Oro: Buffon e Conte hanno fatto benissimo a non votare. Basta con questa Fifa© LaPresse

TORINO - Gianluigi Buffon e Antonio Conte non hanno fatto bene a boicottare il voto per il Pallone d’Oro 2015. HANNO FATTO BENISSIMO. E lo scriviamo a lettere maiuscole perché l’esclusione del capitano della Juve e della Nazionale, addirittura dalla prima lista di 59 nominati, è stata un autentico oltraggio che non può passare in fanteria. Un’offesa, figlia della superficialità e dell’inettitudine, non soltanto ad un’autentica leggenda vivente del calcio mondiale, ma anche alla Federazione 4 volte campione del mondo, 1 una volta campione d’Europa e Olimpica, vicecampione d’Europa in carica. Aggiungiamo l’ingiustificata e ingiustificabile esclusione di Massimiliano Allegri dalla terna finale degli allenatori che ha visto trionfare Henrique a spese di Guardiola e Sampaoli. Con tutto il rispetto per il ct del Cile, più di lui meritava l’allenatore della Juve vicecampione d’Europa, campione d’Italia, vincitore della Coppa Italia e della Supercoppa di Lega, capace di far fuori in semifinale il Real Madrid che annoverava 5 dei 23 giocatori selezionati per il Pallone d’Oro.

La scelta di Buffon e di Conte ha avuto la benedizione di Tavecchio e, in questa circostanza, poiché non gliele mai abbiamo mandate a dire per altre questioni, il presidente federale ci trova d’accordo. Anche Casillas e Bravo, rispettivamente capitano della Spagna del Cile non hanno votato e potrebbero averlo fatto per solidarietà con il portiere italiano, al di là delle veline svizzere che parlano di non meglio precisati problemi tecnici. Non ce ne può fregare di meno di quelli che hanno criticato la scelta della Figc, definendola una reazione esagerata e addirittura infantile. Ehhhh? Per la prima volta dopo troppi anni e dopo avere preso troppi schiaffi (ci siamo dimenticati di Blatter che, il 9 luglio 2006 a Berlino, non premiò gli azzurri campioni del mondo salvo strisciare davanti a loro due anni dopo in un albergo romano dicendo che era stato tutto un equivoco?), finalmente la Federcalcio ha dato uno schiaffo alla Fifa. Un’organizzazione la cui credibilità è stata spazzata via dai blitz dell’Fbi, dalla rimozione di Blatter e del suo stato maggiore, al centro di un’inchiesta che continua a terremotate gli gnomi zurighesi. Un’organizzazione di cui abbiamo le tasche piene. Era ora che qualcuno cominciasse a farglielo capire.

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