Juventus, alfabeto Dybala: da Del Piero a Messi passando per Sivori. Ecco il Fenomeno Juve<br />  

Juventus: Tutti ai piedi di Paulo che, fra gol e assist, ha firmato quasi la metà dei gol bianconeri, fondamentali per la clamorosa rimonta in campionato. La favolosa storia di un ragazzo che un giorno vincerà il Pallone d'Oro
Juventus, alfabeto Dybala: da Del Piero a Messi passando per Sivori. Ecco il Fenomeno Juve
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TORINO - Tutti ai piedi di Paulo Dybala. Il fenomeno argentino sta stupendo anche i più ottimisti, con un rendimento che sta facendo sognare i tifosi bianconeri. Ecco il suo alfabeto.

 

A come Argentina. La nazionale con la quale il talento bianconero ha deciso di giocare. Dybala ha tre passaporti: argentino, italiano e polacco. Ha scelto la nazionale Albiceleste. Troppo forte il legame con il Paese in cui è cresciuto, troppa la voglia di realizzare il suo sogno: giocare con l'idolo Messi. Conte, quando le porte della nazionale argentina sembravano essere chiuse, ci aveva provato. Ma Dybala, sicuro che prima o poi la chiamata sarebbe arrivata, ha saputo attendere. Il 22 settembre 2015 Dybala viene convocato per la prima volta nella nazionale maggiore argentina dal ct Gerardo Martino.

B come Serie B. La lega in cui un giovanissimo Dybala, con la maglia del Palermo, lasciò intravedere i primi segni eloquenti del suo talento. Era la stagione 2013/2014 e La Joya contribuì alla promozione in Serie A dei rosanero siglando 5 gol e 6 assist in 28 presenze.

C come Calcio. Dybala sembra nato per giocare a pallone; Rino Gattuso, suo allenatore a Palermo, disse di lui: « È un giocatore due pagine avanti nel manuale del calcio, […] Lui è classe pura, non può non fare bene per i colpi che ha e per il calcio che può giocare. […] Paulo è un giocatore vero, uno con i colpi. »

D come Del Piero. E' il paragone che viene spontaneo vedendolo giocare ed è l'auspicio di ogni tifoso juventino. La classe dell'argentino ricalca quella dell'ex capitano bianconero, tutti i tifosi si augurano che Dybala ne possa ripercorrere le orme.

E come Eleganza. Dybala sembra danzare sul campo, volteggiare con la palla fra i piedi, rendendo il gesto tecnico una goduria per gli occhi. Una lucentezza stilistica che non sacrifica l'efficacia.

F come Famiglia. Un legame indissolubile quello che lo stringe alla sua famiglia e quell'amore per un padre scomparso troppo presto, quando Paulo aveva solo 15 anni. Adolfo era per Paulo un punto di riferimento e una miniera di consigli. A ogni gol le mani vanno al cielo, come a cercare il volto di quel padre per il quale Paulo confessa di piangere molto spesso.

G come Gol. La Joya ce l'ha nel sangue. Sono già 14 i gol realizzati in stagione: 12 in campionato, 1 in Coppa Italia e  1 in Supercoppa Italiana, vinta ad agosto contro la Lazio. Manca l’acuto in Champions:  il Bayern è nel mirino.

H come Higuain. L'amico-rivale, il compagno di nazionale, l'altro fuoriclasse in grado di spostare da solo gli equilibri di una partita. El Pipita guida la classifica cannonieri e Dybala è l'unico che sembra in grado di insidiarlo.

I come Instituto Atlético Central Córdoba. La società in cui Dybala è cresciuto e ha mosso i primi passi da professionista. All'età di dieci anni ha sostenuto un provino con il Newell's Old Boys, ma il padre decise di lasciarlo all’Istituto, data la maggiore vicinanza a casa.

L come Laguna Larga. La città in cui è nato e da dove tutti i giorni partiva per raggiungere Cordoba, accompagnato dal padre. In seguito alla morte del genitore, dopo aver pensato addirittura di lasciare il calcio, il quindicenne Dybala si trasferisce nella pensione dell'Istituto, dove viene soprannominato "El Pibe de la pension".

M come Messi. L'idolo. Per giocare con lui, Dybala ha aspettato la chiamata della nazionale Albiceleste. Ma la soddisfazione più grande è l'incoronazione ad opera del fenomeno argentino: «Paulo è un grande giocatore, con molto futuro. Sicuramente farà parlare di sé nei prossimi anni».

N come Napoli. L'avversario da battere per condurre la Juventus al quinto scudetto consecutivo. Nella sfida con i partenopei si inserisce quella tutta personale, fatta di gol e di giocate spettacolari, con il compagno di nazionale Higuain.

O come Offerte. Le prestazioni con la maglia della Juventus stanno già scatenando gli immancabili rumors di mercato. Ieri sera, allo Stadium, c'era Robert Fernandez, dirigente del Barcellona ed è bastato per allarmare i tifosi bianconeri. La società di Corso Galileo Ferraris considera, però, Dybala incedibile e non sembra disposta a prendere in considerazioni eventuali offerte.

P come Pallone d'Oro. Un sogno. Dal 2008 è un affare per due. Ma il tempo è dalla parte di Dybala e in giro non si vedono tanti ventiduenni con le qualità di Dybala. 

Q come Quaranta milioni. La cifra che la Juventus ha pagato per averlo. Fino a qualche settimana fa erano in pochi a non considerare eccessivo il prezzo pagato per portare Dybala a Torino. Adesso, ad ogni gol segnato dal talento argentino, questa cifra sembra lievitare e a gongolare sono Marotta e Paratici, che, ancora una volta, hanno vinto la loro scommessa.

R come Rimonta. Grazie alle sue 12 reti e agli 8 assist, con i quali Paulo è entrato nella metà dei gol segnati dalla Juventus in campionato, i bianconeri sono riusciti a risalire dal quattordicesimo al secondo posto, recuperando 7 punti al Napoli e a superare l'Inter che guidava la classifica con 9 punti di vantaggio sui bianconeri.

S come Sivori. L'altro paragone con un campionissimo bianconero del passato. Del grande Omar Sivori, Dybala ricorda la leggerezza con cui si muove in campo, l'eleganza con cui controlla la palla e il senso del gol che lo porta, come ieri sera, a trovare la porta senza nemmeno guardarla.

T come Tevez. Il grande campione da non far rimpiangere. A inizio campionato, complici i risultati che non arrivavano, l'impatto di Dybala passava quasi inosservato, nascosto dietro il vuoto lasciato nei cuori dei tifosi dall'Apache. Da allora sembrano passati secoli.

U come U picciriddu. "Il piccoletto", il soprannome affibbiatogli a Palermo. Dybala è rimasto nei cuori dei palermitani, e la città di Palermo è rimasta nel cuore di Dybala. Arrivato giovanissimo in sicilia, con quel suo viso da bambino, venne letteralmente adottato dal popolo palermitano. 

V come Vittoria. La Juventus è in corsa su tre fronti e Paulito sta dimostrando la personalità del campione in grado di risolvere le partite importanti. Inter, Napoli e Bayern sono avvertite.

Z come Zamparini. Il padre italiano di Dybala. Paulo non ha mai nascosto il grande affetto per il patron del Palermo, colui che lo ha portato in Italia giovanissimo, prelevandolo dall'Istituto per 12 milioni di euro

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