TORINO - Mercoledì 28 ottobre, turno infrasettiamanale. La Juventus è impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Erano anni che la Vecchia Signora non iniziava un campionato di Serie A in modo così disastroso: 9 partite, 3 sconfitte 3 pareggi e 3 vittorie, 11 gol fatti 8 subiti. Punizione magistrare di Sansone, rete. Altro gol altra sconfitta, le gare sono 10 e le sconfitte (4) superano vittorie e pareggi. La squadra che solo qualche mese prima aveva stravinto il suo quarto campionato di fila, subendo solo 24 reti in 38 partite, si trova 12esima a 11 punti dalla Roma capolista. Il capitano, Gigi Buffon non si nasconde, e ci va giù duro: «Sono sgomento, da capitano di questa squadra. Essere sovrastati cosi' dagli avversari fa male all'animo. A 38 anni non ho voglia di fare certe figure, e come me molti miei compagni». Le cronache raccontano di un confronto durissimo negli spogliatoi del Mapei Stadium in cui lo stesso Buffon e gli altri senatori della Juventus ribadiscono ai nuovi arrivati e ai più giovani cosa significhi indossare la maglia a strisce bianconere.
LA SVOLTA - La svolta arriva nel derby. Altra partita molto sofferta, ma stavolta la vittoria arriva. Al 94', quando ormai il match sembra finito, Cuadrado realizza il gol vittoria: da brividi. Da quel momento in poi la Juve non ha più perso: 17 partite, 16 vittorie ed 1 pareggio, 49 punti in 17 partite, 19 punti rosicchiati alla Roma, da meno 11 a più 8. Una rimonta che, nemmeno il più inguaribile tra gli ottimisti poteva preventivare. Da dove nasce questa incredibile cavalcata verso la vetta?
I NUMERI - Alla decima giornata la porta di Buffon era stata violata 9 volte: la media dei gol subiti recitava 0,9 reti a partita contro le 11 realizzate. Una media da metà classifica (ed è lì che più o meno la Juve si trovava). Nelle successive 17 partite Buffon ha dovuto raccogliere il pallone dietro di sè soltanto in 6 occasioni, ed ecco che la media dei gol subiti scende drasticamente: 0,35 reti a partita. Lo score si fa ancora più interessante stringendo il campo dell'indagine alle ultime 10 gare: dal Verona all'Inter soltanto un gol subito (il gol di Cassano del Marassi): media 0,1.
IL RECORD - Da quel gol subito con la Sampdoria, la retroguardia bianconera è diventata praticamente inaccessibile. I 'Guardiani' dell'area di rigore hanno eretto un muro per coprire un altro muro, Gigi Buffon. Il portierone bianconero non subisce reti da 746 minuti (dal gol di Cassano al minuto 64 di Sampdoria-Juve): Udinese, Roma, Chievo, Genoa, Frosinone, Napoli, Bologna e appunto Inter affrontate mantenendo l'inviolabilità e superando di un minuto il suo precedente primato risalente alla stagione 2013/2014. Il record assoluto di imbattibilità in Serie A appartenete a Sebastiano Rossi (929 minuti nella stagione 1993/94) è ancora lontano, ma a portata di mano per il 38enne fuoriclasse bianconero.
PEZZI PREGIATI - La difesa juventina si sta confermando una delle più forti d'Europa. Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli, (ma non vanno dimenticati Lichtsteiner, Evra e Alex Sandro) oltre a rappresentare la spina dorsale della formazione di Allegri, sono anche la base su cui si fonda la nazionale di Conte. Se poi la difesa diventa decisiva anche in fase realizzativa, come accaduto ieri sera con Bonucci, allora non si può non concludere che questa Juve, persi Vidal, Pirlo e Tevez, ha poggiato tutto il suo peso sul solidissimo reparto difensivo ed in modo particolare su Leonardo Bonucci. Il difensore viterbese, dopo aver incassato l'attestato di stima di Guardiola ("è uno dei miei giocatori preferiti"), si sta confermando leader di questa squadra sia dentro che fuori dal campo. Sono lontani i tempi delle 'Bonucciate'. In questo momento di difensori così forti non se ne vedono tanti in giro, e a scanso di pericolosi attestati di stima e di sirene inglesi, sponda Chelsea, Marotta fa bene a blindare un calciatore così forte che ha solo 28 anni.