© LaPresse
TORINO - Andrea Barzagli resta alla Juventus sino al 2018. L’accordo è stato quasi definito, ma le parti si sono date appuntamento a dopo la partita contro il Bayern Monaco del 16 marzo per finalizzare l’intesa. Trentaquattro anni, a Torino dal 2011, Barzagli è uno dei fiori all’occhiello della gestione Marotta-Paratici: cinque anni fa, infatti, il giocatore costò “soltanto” 350 mila, euro alla Juve che lo prelevò dal Wolfsburg, dove Barzagli era approdato nel 2008 proveniente dal Palermo che incassò 11 milioni di euro per la sua cessione.
LEADER - Campione del mondo nel 2006 con l’Italia di Lippi, Barzagli conta 54 presenze in Nazionale: ha già annunciato che chiuderà la sua esperienza in azzurro dopo i prossimi Europei in Francia. Dopo Buffon, Bonucci e Chiellini, la Juve conferma la fiducia nel quarto perno della retroguardia che ha appena registrato il nuovo primato d’imbattibilità stabilito dallo stesso Buffon: 746’. Nel frattempo, prolungato sino al 2020 il contrario di Rugani, Marotta non molla Benatia che promette di essere uno dei rinforzi dell’estate. Per Barzagli, il nuovo accordo che verrà solennizzato con una conferenza stampa ad hoc, suona come prestigioso riconoscimento di una carriera juventina costellata di successi: 4 scudetti, 3 Supercoppe di Lega, 1 Coppa Italia cui aggiungere finale Champions League 2015 persa con il Barcellona. La duttilità d’impiego del difensore toscano che, alla bisogna, ha ricoperto anche il ruolo di terzino di fascia, coniugata a una professionalità esemplare e a una leadership di spogliatoio sono alla base di una stagione sempre più brillante.
SIRENE MILANISTE - Nelle scorse settimane Barzagli aveva avviato i discorsi per il suo rinnovo di contratto con la Juventus e al prossimo appuntamento, dopo Bayern-Juventus, ci sarà il tempo per mettere la firma. Bruciando così le sirene milaniste che avevano iniziato a cantare intorno al difensore toscano.