Sacchi, ricordi il Rosenborg? Fece fuori il tuo Milan. Lascia in pace la Juventus

Arrigo, un lapsus freudiano: i norvegesi eliminarono i rossoneri da lui allenati vincendo l'ultima e definitiva gara nella fase a gironi della Champions '96-'97. Una stagione disastrosa per il Milan
Arrigo Sacchi ha raggiunto due finali consecutive con il Milan nelle stagioni 1988/89 e 1989/90 vincendole entrambe contro Steaua Bucarest e Benfica© www.imagephotoagency.it

TORINO - Dalla nicchia che s’è meritatamente scavato nella storia del calcio, grazie al Grande Milan degli italiani e degli olandesi da lui messo in campo fra l’87 e il ‘91, ogni tanto Arrigo Sacchi lancia i suoi strali contro la Juve, contro Allegri e contro chi ha un’idea del calcio diversa dalla sua. Bravo: da uno come Sacchi c’è sempre da imparare, anche se i suoi detrattori gli ricordano che, con quel Grande MiIan ha perso tre scudetti su quattro; che, alla guida della Nazionale ai mondiali Usa ’94, se non ci fosse stato Baggio, la Nigeria ci avrebbe rispedito a casa negli ottavi di finale; per non dire degli Europei ’96, letteralmente buttati dalla finestra dal ct che, dopo il felice debutto con la Russia, rivoluzionò la squadra nella seconda partita contro la Repubblica Ceka rimediando la sconfitta alla base dell’eliminazione nella fase a gironi. Transeat. Il guaio, per Sacchi, il quale ha sempre rimarcato quanto il calcio italiano non abbia memoria storica è che a fregarlo sia proprio la memoria storica. Arrigo dixit a La Presse: "La Juve è 10 anni avanti a tutte le altre. Il suo limite sono i verbi. Noi al Milan ne coniugavamo tre: vincere, convincere, divertire. La Juve ne coniuga uno: vincere. E' una debolezza. Si dirà: 'Ma in Italia continua a vincere'. E io dirò: anche il Rosenborg vince sempre lo scudetto in Norvegia. Ma ciò che conta è la Champions League e in Europa la Juventus fatica”.

SACCHI: «ALLEGRI, NON BASTA VINCERE. MEGLIO CONTE»

Rosenborg che in norvegese si pronuncia Rusenborg? Forse è la stessa avversaria che, stagione 96-’97, il 4 dicembre 196 con Sacchi in panchina, eliminò il Milan, battendolo per 2-1 a San Siro nell’ultima e decisiva partita della fase a gironi della Champions League? La stessa edizione vide la Juve, campione in carica, arrivare in finale dove fu battuta dal Borussia Dortmund La Juve in finale ci arrivò, il Milan no. Fu quella, una malinconica stagione: Sacchi sostituto Tabarez dopo undicesima giornata di campionato, venne eliminato dalla Champions League, alla fijensi piazzò all’undecimo posto, il peggior piazzamento da quando, il 20n febbraio ’86, Sivio Berlusconi divenne presidente del MiIan e rimase fuori dalle coppe europee. Il 27 novembre 1996, il MIan venne eliminato dal Vicenza nei quarti di finale della Coppa Italia. Il 6 aprile 1997, a San Siro, nella ventiseiesima giornata di campionato il Milan di Sacchi venne sconfitto dalla Juventus per 6-1 (Jugovic 2, Zidane, Vieri 2, Amoroso; gol di Simone per i rossoneri); il 13 aprile 1997, nella ventisettesima giornata di campionato, il Milan di Sacchi perse il derby con l’Inter per 3-1 (Djorkaeff, Zamorano, Ganz; gol di Roberto Baggio pe il Milan). Un disastro totale. Se il limite della Juve sono i verbi, come dice Sacchi, anche lui deve avere qualche problema quando si tratta di coniugarne uno: rimuovere.

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